Camminando per le strade di Buenos Aires ci si imbatte di sovente in esibizioni di tangheros, ballerini che con estrema sensualità danzano il tango. Definire il tango come uno stile di ballo è riduttivo. È danza, musica, arte, cultura, storia ma sopratutto è uno stile di vita. Entrato a far parte del patrimonio immateriale dell’umanità, è il simbolo dello sviluppo della capitale argentina e la sua storia è legata a quella di Buenos Aires.

 

Una delle esperienze più entusiasmasti che si possano fare a Buenos Aires è assistere ad una esibizione di tango. In molti locali della città tutte le sere vengono organizzati i tango show, degli spettacoli dove si esibiscono cantanti e ballerini professionisti. Ma i tangheros danzano anche per strada, come nel Caminito o nel quartiere San Temo. Nel fine settimana, molti argentini si cimentano nel tango, riunendosi nelle milongas.

Fin dalla prima volta che ho assistito ad una esibizione di tango, ne sono rimasta incantata: quando parte la musica, dalla melodia malinconica e triste, i due tangheros iniziano a scivolare sul pavimento, si racchiudono in un solo abbraccio e mentre il corpo segue i movimenti dello spirito, si isolano dal resto del mondo. Con un’abilità straordinaria, eseguono passi di danza, piroette e salti, coinvolgendo gli spettatori che osservano incantati.

Ogni coppia ha il proprio stile: alcuni danzano il tango più classico, il cayengue, che si è sviluppato nel primo decennio novecento, dai ritmi allegri e saltellanti; altri si cimentano nel tango da spettacolo, ricco di piroette e giravolte; altri ancora ballano il tango milonguero, dove i ballerini danzano uno attaccato all’altro e diventano una cosa sola.

C’è poco da dire, a qualsiasi esibizione di tango si assista, si viene travolti in un vortice di malinconica passione.

 

 

LA STORIA DEL TANGO 

La storia del tango è legata a quella di Buenos Aires. A partire dalla fine del 1800 l’Argentina accolse un gran numero di migranti, provenienti da tutta Europa. Gli uomini partivano da soli in cerca di un futuro migliore, lasciando per sempre la loro famiglia e la loro terra. Chi partiva doveva affrontare una serie di difficoltà: un lungo viaggio in nave che durava parecchi mesi, lasciare la propria famiglia senza sapere se l’avrebbero rivista e arrivare in un Paese di cui non conoscevano la lingua. Lavoravano tutto il giorno nelle fabbriche e quando tornavano a casa non c’era nessuno ad aspettarli, nessuno che potesse capirli.

È proprio in questo contesto di disagio che nasce il tango. Questi uomini, soli e lontani da casa, sentivano il bisogno di esprimere i loro sentimenti e lo fecero attraverso la danza. Il tango è il desiderio di trovare e possedere una donna, è l’esternazione della nostalgia e della solitudine dei primi migranti, è “un pensiero triste che si balla”.
Inizialmente ci si arrangiava con quello che si aveva: il tango si ballava tra uomini con orchestre improvvisate di chitarra, flauto e violino. Con il passare degli anni, nonostante l’indifferenza della classe aristocratica di Buenos Aires, il tango iniziò a diffondersi sempre di più e in Europa ebbe molto successo.

 

 

Con l’arrivo nel XX secolo del bandoneon, una specie di fisarmonica d’origine germanica, e successivamente del pianoforte, il tango inizia ad acquistare una sua autonoma identità. Sempre più argentini si avvicinano a questo ballo e nei primi anni del Novecento si formano i più grandi artisti di tango, tra cui Astor Piazzolla, Carlos Gardel e Osvaldo Pugliese, per citarne alcuni.
In questo periodo di diffusione del tango vengono composti i primi testi cantati in Lunfardo, il gergo utilizzato tra i porteños, gli abitanti di Buenos Aires.
Per gli argentini e sopratutto per i porteños, il tango oggi è simbolo di identità nazionale e nel 2009 è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.
È in continua evoluzione grazie ai gruppi che lo influiscono con la musica elettronica come il gruppo Otros Aires.

 

 

DOVE VEDERE IL TANGO

Esistono diverse possibilità per assistere ad una esibizione di tango.
Tango show: a Buenos Aires ci sono tantissimi locali che propongono questo spettacolo, dai più economici a quelli più dispendiosi, come il celebre Piazzolla. Il tango show è uno spettacolo di tango con esibizione di ballerini, cantanti e orchestra. In alcuni di questi locali il prezzo dello spettacolo comprende anche la cena. Generalmente gli artisti che si esibiscono in questi locali sono dei professionisti che vi faranno conoscere i diversi stili di tango. Vi consiglio Homero Tango e Catullo Tango.

Milongas: sono locali dove si balla il tango. Qui non si assiste ad uno spettacolo come quello descritto sopra ma ad uno spettacolo i cui protagonisti sono tangheros amatori di tutte le età. Qui potrete provare voi stessi a ballare il tango e alcuni di questi locali organizzano lezioni di tango per imparare gli otto passi basilari.

In giro per la città: nel barrio San Telmo o nel barrio La Boca, lungo il celebre Caminito, non è difficile incontrare tangheros che si esibiscono in piazza, per strada o davanti ai ristoranti. Merita assistere ad uno di questi spettacoli che riescono ad emozionare senza luci, scenografie o orchestra dal vivo. Il marciapiede diventa un palcoscenico e quando parte la musica e i due ballerini iniziano a danzare, gli spettatori sono coinvolti nella loro travolgente danza.

 

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12 Comments

  1. Sono amante della danza in generale…e il tango argentino è sicuramente qualcosa di travolgentre.. pieno di emozioni, di passione…non avevo idea che all’Inizio fosse ballato arrangiandosi tra uomini. Il sud america è nei miei sogni e sicuramente vorrei assistere a qualche spettacolo…ma in realtà fra gli esempi da te descritti mi attira di più il “marciapiede come palcoscenico” ! Deve essere un sogno assistere dal vivo a una danza cosi carica di energia… punto al sud america per il prossimo anno, perciò forse non sarà un esperienza così lontana per me! 😉

  2. Curiosissima la storia di come nasce il tango…sinceramente non l’avrei mai ensato! Il tango, come il flamenco, è una di quelle danze che quando inizio a guardare, rimango a bocca aperta! Non mi sorprende che molti ballerini si innamorino del proprio partner di danza! Per vederla, forse andrei nelle milongas… mi da l’idea di balli più autentici stile “dirty dancing” ehehehhee

  3. Mai avrei immaginato che una danza così sensuale cone il tango avesse un’origine così triste 🙁 però che bella l’immagine di te che passeggi per Buenos Aires e ti imbatti in questi ballerini.
    Non amo particolarmente la danza e per ora non ho in programma viaggi in Argentina, ma questo post è davvero interessante, l’ho letto con molta curiosità!

    1. Ti ringrazio Anna! 😊 Anche io come te non sono un’amante dei balli di coppia ma il tango ti incanta e ti strega! Sono contenta che il mio racconto abbia suscitato in te curiosità e se visiterai Buenos Aires ti consiglio di assistere ad una esibizione 😊

  4. Con questo articolo e grazie alle tue parole la mia voglia di visitare l’Argentina è aumentata del 100%! Assistere ad uno spettacolo di tango, soprattutto per strada, è uno dei motivi per il quale vorrei visitare questo fantastico paese il prima possibile. Ho letto tutto d’un fiato anche gli articoli sul Perito Moreno e sulla Laguna Nimez ed ho preso appunti!! 🙂

    1. Ciao Elisa, mi fa molto piacere!! 😊 Vederli danzare per strada è davvero un’emozione unica perchè senza scenografia e orchestra dal vivo riescono comunque a coinvolgere gli spettatori! Sono sicura che l’Argentina non deluderà le tue aspettative, soprattutto la Patagonia!! 😊

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