Ci sono diversi modi di viaggiare: c’è chi viaggia solo con i mezzi pubblici, chi preferisce le mete calde e chi i paesi del nord, chi ama i viaggi on the road e così via. Indipendentemente dal modo in cui uno viaggia, ogni viaggiatore ha le sue regole e le sue abitudini che segue ogni volta che intraprende una nuova avventura in giro per il mondo. Daniela, l’autrice del blog The Daz Box, ha lanciato l’hastag #mytravelrules, invitando diversi travelblogger a raccontare le loro abitudini in viaggio. Questa iniziativa permette di confrontare il proprio modo di viaggiare con quello di altri viaggiatori: alcune volte le abitudini coincidono, altre volte sono molto diverse. Grazie all’invito di Paola, autrice del blog partyepartenze.it e Dorothy, autrice del blog inviaggiocondorothy.com ho deciso di partecipare anche io a questa iniziativa e in questo post ho scritto le mie travel rules!

 

Partire preparati

Prima di partire per un viaggio compro sempre la guida e la leggo attentamente. Non lo faccio solo per decidere l’itinerario da seguire e le esperienze da fare ma per avere un’ idea generale del Paese che andrò a visitare. Mi soffermo sopratutto sulle pagine relative alla storia e allo sviluppo del Paese, alla sua economia, alla religione ma anche alla cultura e alla cucina. Principalmente lo faccio per curiosità ma non solo: cerco sempre di viaggiare in modo responsabile e penso che informandosi prima, durante il viaggio sarà possibile rispettare la cultura e gli ideali del Paese che visito.
Oltre a leggere la guida mi documento attraverso i siti web: mi piace leggere le esperienze di altri viaggiatori e i loro consigli.

 

 

Scrivere un quadernetto

Durante ogni viaggio, che sia un weekend o un viaggio lungo, scrivo sempre sul mio piccolo quadernetto rosso. Lo faccio ogni sera prima di dormire oppure quando sono in attesa di prendere un aereo o su un bus per raggiungere una nuova destinazione. Mi piace documentare ogni singolo giorno. Scrivo qualsiasi cosa: sensazioni, informazioni, aneddoti, inconvenienti, emozioni, delusioni. Al termine del viaggio mi piace rileggere quelle pagine che mi permettono di rivivere il viaggio. Non potrei partire senza, è il mio diario personale!

 

 

Comprare prodotti locali

In ogni paese che visito compro una calamita da attaccare al frigo ma oltre a questo classico e scontato souvenir, mi piace acquistare prodotti locali. Generalmente acquisto artigianato locale come tessuti e pelletteria. Lo faccio non solo per portare a casa un ricordo del viaggio ma anche e sopratutto per aiutare le piccole realtà locali che vivono di questo. Per questo motivo mi reco nelle piccole botteghe o nei mercati locali dove i prodotti sono artigianali. Spesso porto a casa anche cose da mangiare: per esempio, dal Cile ho portato a casa la quinoa, acquistata lungo strada da un venditore ambulante, mentre dai paesi orientali le spezie, acquistate nei piccoli mercati locali, o i fagioli, comprati sempre in un mercato locale, in Messico.

 

 

Feste e cerimonie

Uno degli aspetti che mi interessa di più quando viaggio è entrare in contatto con la cultura locale. Spesso questo è difficile, sia perché non trascorro abbastanza tempo nel Paese che visito o per altri motivi. Nonostante questo, mi piace partecipare a feste o cerimonie locali: mi piace vivere l’atmosfera di festa e vedere come gli abitanti locali vivono le proprie tradizioni che a volte hanno origini molto lontane. Per questo motivo prima di partire cerco su internet se c’è qualche evento in programma, come nel caso del carnevale estivo di Mamoiada in Sardegna. Altre volte, ed è questo il bello del viaggio, ci capito senza programmare, come quando abbiamo visitato Rachi, in Perù, durante la festa del paese.

 

 

Guida locale

Del paese che visito mi piace conoscere il più possibile, per questo nella maggior parte dei casi cerco una guida locale. Questo accade sopratutto quando visito paesi con una cultura e una mentalità molto diversa dalla nostra, come per esempio i paesi orientali. La guida locale ci permette di comprendere meglio le realtà locali, spiegando molte cose sulla cultura e anche sulle abitudini di vita.Quando visito una città cerco di partecipare ai Free Walking Tours: questi tours sono tenuti da volontari che offrono sempre spiegazioni molto dettagliate. In più i tours si svolgono in lingua inglese e vi partecipano persone provenienti da diversi paesi: in questo modo si possono conoscere altre persone e scambiare opinioni e pareri. 

 

 

Invito le travel blogger Stefania (Girovagando con Stefania), Michela (Warm cheap trips), Diletta (Sempre in partenza), Flavia (Flo in viaggio) e Futura (Il mondo di Futura) a scrivere le loro #travelrules!

 

 
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6 Comments

  1. Io l unica volta che sono riuscita a terminare un diario di viaggio e stato in Australia,ma semplicemente perche l ho fatto stile scrapbook mettendo insieme ricevute,mappe,biglietti da visita e adesivi con piccole didascalie esplicative! E venuto bellissimo ne vado stra fiera! E sulla guida anche io la compro sempre soprattutto perche quando sono in un posto so cosa andare a vedere almeno un linea di massima! 🙂 mi piace questo #tag! 🙂

  2. La penso come te su tanti punti! Anche io mi appunto sempre informazioni e aneddoti su un quadernetto e mi piace comprare e provare prodotti locali. Se riesco, cerco di dormire anche in appartamenti e hotel a conduzione famigliare o comunque locale, non nelle grandi catene internazionali.
    Per la guida… ci sto lavorando! In genere mi piace visitare in autonomia i luoghi in cui viaggio, ma da quando lavoro come tour leader ho spesso a che fare con le guide locali e devo dire che è tutto un altro mondo, ti aprono gli occhi su tanti dettagli che altrimenti non avresti mai notato! E poi raccontano aneddoti, storie… perciò ho deciso che la prossima volta anche io mi unirò a uno dei Free Walking Tour, sono ovunque! 🙂

    1. Ciao Diletta 😊 Hai ragione, dormire in hotel a conduzione famigliare è un altro modo per aiutare le piccole realtà locali! A me la guida locale è stata molto utile quando ho visitato l’India e il Nepal per la prima volta: senza non avrei compreso molte cose.. Ovviamente dipende dai paesi che si visitano e penso sia utile sopratutto quando si visita per la prima volta un paese con una mentalità molto diversa dalla nostra 😊 Per quanto riguarda i Free Walking tours esistono diversi tipi di tours che durano massimo 2 ore, così puoi giostrarti il resto della giornata come vuoi tu 😊

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