Al primo anno di università ho conosciuto alcune ragazze siciliane che, con il passare degli anni, sono diventate le mie più care amiche: estremamente cordiali e disponibili, mi hanno invitato più volte nella loro bellissima Sicilia. I siciliani, oltre ad accoglierti in casa loro come se ti conoscessero da sempre, riescono a trasmetterti l’amore che provano per la loro terra, regione ricca di storia e non solo.
Una di queste ragazze, Francesca, è di Milazzo e quando sono andata a trovarla mi ha fatto scoprire le meraviglie di questa graziosa cittadina da visitare assolutamente prima di raggiungere le vicine Isole Eolie.

 

PER INIZIARE AL MEGLIO..

Il modo migliore per iniziare la giornata è fare colazione con “granita e brioche” : la prima volta che le mie amiche mi hanno portato in un bar e hanno ordinato la granita e brioche, le ho guardate un po’ dubbiosa perché non l’avevo mai assaggiata e mi sembrava una cosa strana. Ma la mia teoria è che bisogna provare tutto e meno male che l’ho fatto perché la granita con la brioche è una delle cose più buone che abbia mai assaggiato! I veri milazzesi prendono la “mezza di mezza”, una granita al caffè con sopra la panna: dopo aver mischiato la panna alla granita, la brioche deve essere inzuppata nella granita.

 

[ brioche e granita al gelso e la mezza di mezza ]

 

VERSO IL BORGO

Prima di salire al Borgo di Milazzo si può visitare il Santuario di San Francesco di Paola: questa è l’unica chiesa in tutta la Sicilia dedicata al santo, che è uno dei patroni di Milazzo.
L’ingresso principale della chiesa si raggiunge salendo un’imponente scalinata davanti alla quale c’è la statua di San Francesco di Paola, che guarda il mare di Levante.

 

 

Dal Santuario di San Francesco, attraversando la strada si raggiunge una piccola chiesa gialla dedicata a San Rocco e salendo si arriva alla Chiesa dell’Immacolata Concezione: qui ci sono alcune panchine dove ci si può riposare prima di raggiungere il borgo.

 

IL BORGO

Proseguendo, ci si lascia alle spalle il traffico cittadino e ci si addentra nel Borgo antico. Chiamato anche “città alta” per la sua collocazione geografica, fino al Settecento fu il centro principale della città dove vi risiedevano le autorità civili e militari e la maggior parte della popolazione. Con il passare degli anni il Borgo perse la sua centralità ma non il suo fascino: percorrendo le sue stradine tortuose si passa in mezzo a casette dalle pareti colorate che si affacciano su stretti vicoli dai quali si intravede sempre il mare.
Di sera, soprattutto d’estate, il Borgo prende vita: le strade si riempiono di gente, i locali restano aperti fino a tardi e nelle serate estive vengono organizzati diversi eventi.

 

 

Qui merita di essere visitata la Cittadella, comunemente chiamata “Castello di Milazzo”.
La città fortificata, la più estesa di tutta la Sicilia, fu edificata intorno al XI-XII sec. quando i normanni costruirono il Mastio ma si ritiene che le sue origini risalgono a insediamenti greci, bizantini e arabi.
Il complesso venne successivamente ampliato, prima da Federico di Svevia nel XIII sec. e poi dagli Aragonesi che a fine del ‘400 costruirono la “cinta spagnola”. Dopo l’occupazione borbonica, nel 1860 il complesso fu abbandonato e adibito a carcere.
A partire dagli anni ’90 vennero effettuati numerosi restauri e oggi la cittadella è aperta alla visita del pubblico.

All’interno delle mura spagnole si trova il Duomo Vecchio (oggi sconsacrato) che viene utilizzato per conferenze ed eventi. La cupola è stata decorata da C. Camilliani, allievo di Michelangelo. Nella sagrestia è allestita una mostra permanete degli oggetti che sono stati ritrovati nel castello con pannelli espositivi. Tra i vari oggetti è anche esposta la riproduzione della gabbia di ferro, uno strumento di tortura a dir poco diabolico.

Attraversando il Portale Svevo si raggiunge il cortile delle carceri: la cittadella, dal 1880 al 1959 venne adibito a edificio di detenzione. Da qui si può salire sul Mastio, dal quale si ha una vista di Milazzo a 360 gradi: nel periodo invernale è molto bello salire al mastio al tramonto e vedere il sole che, colorando il mare e le isole di una luce rosata, fa capolino nel mare.

 

 

CAPO MILAZZO, MOLTO Più DI UN BELVEDERE

Capo Milazzo è principalmente conosciuto per il suo belvedere ma oltre al panorama c’è la Chiesa di Sant’Antonio da Padova: questo piccolo santuario si affaccia a picco sulla Baia di Sant’Antonio ed è raggiungibile grazie ad una breve scalinata color arancione. Non ho potuto visitare l’interno perché entrambe le volte che sono stata a Milazzo era chiusa ma la mia amica milazzese dice che sia davvero molto bello.

Da Capo Milazzo si possono raggiungere le Piscinette di Venere, delle bellissime piscine naturali che, grazie alla loro conformazione geografica, sono un locus amoenus.
Trovandosi all’estremità di Capo Milazzo, per raggiungerle bisogna scendere per una scalinata abbastanza ripida ma il paesaggio circostante, caratterizzato dalla presenza costante del mare, da piccoli arbusti fioriti e dai ficarazzi (fichi d’India), è davvero molto bello. Una volta arrivati alle Piscine, il panorama è suggestivo: il mare entra nelle insenature naturali scavate nella roccia e non si può fare altro che godersi la calma e la tranquillità di questo posto magico. Un bagno in queste piscine naturali ripagherà dalla fatica fatta per raggiungerle!

 

 

IL MARE: LA COSA PIU’ BELLA DI MILAZZO!

E’ così: il mare di Milazzo è spettacolare. Grazie ai piccoli granellini di pietra che formano la spiaggia e il fondale, l’acqua è limpidissima e color turchese. E’ zona balenare sia il lato di Levante che il lato di Ponente ma Francesca mi ha detto che i milazzesi preferiscono andare al mare di Ponente: la spiaggia è molto ampia, ci sono alcuni lidi e grazie ai numerosi parcheggi è facilmente accessibile. Davanti al Tono, punto più estremo di Ponente, ci sono le Isole Eolie.

 

 

SANTA LUCIA DEL MELA E NICOTINA

A venti minuti da Milazzo c’è Santa Lucia del Mela: questo piccolo paesino arroccato su una ripida collina, con le sue stradine strette e le case vecchio stile è molto caratteristico.
La piazza principale è luogo di ritrovo soprattutto per gli anziani del paese, che osservano le persone che passano.
Percorrendo le ripide stradine, si può raggiungere il Duomo, mentre il Santuario si trova in cima al paese: qui si ha una vista a 360 gradi della valle del Mela, con Milazzo e le Isole.
All’interno del Santuario c’è la statua di Santa Lucia: questa statua, realizzata dallo scultore siciliano Gaggini nel 1400, sembra che con lo sguardo segua i fedeli che le rivolgono preghiere.

 

 

Se a Milazzo non manca la buona cucina di pesce, a Santa Lucia del Mela si possono assaggiare tipici piatti “di terra” della valle del Mela come i fegatelli di agnello, la caponata o i maccheroni con il sugo di salsiccia. Dove? Al ristorante “da Pellegrino”, ubicato in una strada trasversale alla piazza principale.

Infine, a Santa Lucia del Mela e a Milazzo tappa obbligatoria è la pasticceria Nicotina, dove potrete assaggiare i dolci tipici della tradizione siciliana: torroncini, frutta martorana e le mitiche mandorle al miele.

 

Se ti piace la Sicilia non perderti l’itinerario di un giorno nei luoghi del commissario Montalbano!


 

 
Share

2 Comments

  1. Amo la Sicilia e se dovessi scegliere oggi un mare italiano dove trascorrere le vacanze, sceglierei sicuramente una spiaggia siciliana. Grazie per questo virtual tour in questo luogo meraviglioso. Ho quasi sentito il profumo della granita…

    1. Ciao Paola 😊 Milazzo è un gioiellino che spesso viene trascurato invece merita di essere visitata! Sul mare concordo con te, è davvero spettacolare.. Una mia amica calabrese mi ha detto che anche il mare della Calabria è molto bello.. Spero di andarci questa estate, tu ci sei stata?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *