Al largo di Genova si trova il santuario dei cetacei, una vasta area del Mediterraneo ricca di vita pelagica. All’interno di questa area marina protetta si possono incontrare numerosi cetacei tra cui stenelle, zifi e perfino la balenottera comune. Con l’escursione organizzata da Whalewatch Genova abbiamo potuto osservare queste meravigliose creature nuotare nel loro habitat naturale e conoscerle meglio grazie alle preziose informazioni che ci sono state fornite da Elisa, la biologa marina.

 

IL SANTUARIO DEI CETACEI

Il Santuario Pelagos è un’area marina protetta istituita nel 2002 grazie ad un accordo tra Francia, Italia e Principato di Monaco. Questa area si stende per 87.500 km2 e comprende le acque della costa francese, della Sardegna settentrionale e della Toscana.
Elisa ci ha spiegato che a circa 10 km al largo di Genova iniziano i canyon del Polcevera e del Bisagno che sono la prosecuzione dei due fiumi liguri, e che formano il canyon di Genova, il canyon sottomarino più grande del Mediterraneo.
Questi canyon sono molto profondi e creano l’habitat naturale per numerose specie di cetacei: in questi fondali si formano delle correnti sottomarine che, dal fondo del mare, rimettono in sospensione i nutrimenti con una corrente verso l’alto. Per questo motivo qui c’è una grande biodiversità. Si contano sette specie di odontoceti (stenelle, delfini comuni, tursiopi, grampi, globicefali, zifi, capodogli) e una specie di misticeti, la balenottera comune, che è il secondo animale più grande al mondo dopo la balenottera azzurra.

 

[ Tursiope ]

 

L’ESCURSIONE

Grazie all’escursione organizzata da Whalewatch Genova è possibile osservare questi meravigliosi animali nel loro habitat naturale. La prima volta che abbiamo partecipato all’escursione non siamo stati molto fortunati e non abbiamo avvistato niente se non un gruppo di tonni, ma la seconda volta è andata molto meglio e abbiamo visto tantissimi cetacei. Essendo animali selvatici non sempre si fanno vedere: bisogna quindi armarsi di pazienza e scrutare attentamente l’orizzonte.

 

[ Elisa, la biologa marina ]

 

Dopo aver lasciato il porto antico di Genova, ci allontaniamo dalla costa di circa 20 miglia dove il mare raggiunge una profondità di 1000-1500 m e la probabilità di avvistamento è maggiore. Durante la navigazione ci vengono fornite molte informazioni su questi cetacei e sul santuario: si stima una presenza di 30.000 stenelle, delfini e zifi e un migliaio di balene! Inoltre Elisa ci racconta alcune curiosità su questi animali: ad esempio, lo sapevate che i delfini mangiano circa cinque volte al giorno per un totale di 12 kg di pesce al giorno?

 

 

Dopo circa 30 minuti di navigazione la barca inizia a rallentare ed Elisa ci raccomanda di guardarci intorno. Tutto l’equipaggio è impegnato ad perlustrare l’area circostante alla barca con binocoli.

 

 

Il primo incontro che facciamo è con una tartaruga caretta caretta: queste tartarughe vivono molti anni ma Elisa ci spiega che una volta schiuse le uova, su circa 1000 tartarughe solo una riesce a raggiungere il mare aperto e a sopravvivere. In più l’uomo ha contribuito a rendere ancora più difficile la sopravvivenza delle tartarughe: dopo essere uscite dall’uovo queste seguono la luce naturale della luna per raggiungere il mare ma a volte sono ingannate delle luci artificiali che ci sono vicino alle spiagge.

 

[ Tartaruga caretta caretta ]

 

Ad un certo punto l’equipaggio ci segnala la presenza di un gruppo di stenelle striate. Il capitano inizia a muoversi lentamente e con la barca crea delle onde: piano piano le stenelle iniziano a mostrarsi e a giocare tra onde. Questi cetacei sono selvatici ma amano saltare tra le onde: dopo aver capito che la barca non rappresenta un pericolo, iniziano ad avvicinarsi sempre di più. Ci si fermerebbe lì a vederle per ore ma dobbiamo ricordarci che sono animali selvatici e che non bisogna disturbarli troppo, per cui proseguiamo lungo il canyon di Genova per cercare di avvistare altre specie di cetacei.

 

[ Una stenella striata che salta tra le onde ]

 

Dopo poco avvistiamo un gruppo di tursiopi, un cetaceo molto simile al delfino. Anche questo gruppo all’inizio sembra diffidente ma poi inizia a saltare nelle onde e ad avvicinarsi molto alla nostra imbarcazione. Il mare è piatto come una tavola e quando passano vicino alla barca si vedono davvero molto bene. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare un gruppo davvero numeroso e tra le onde qualcuno dice di aver intravisto anche una mamma delfino con il suo piccolo.
Elisa ci spiega che in genere sono i maschi a saltare e uscire dall’acqua e che le femmine con i piccoli restano dietro per esser protette.

[ Tursiopi ]

 

Salutato anche questo gruppo di tursiopi, avvistiamo un gruppo di zifi. Nonostante molti dicano che sono animali schivi, questi non sembravano spaventati, anzi, si sono avvicinati davvero molto alla barca. Anche questi cetacei sono numerosi nel santuario. In media effettuano immersioni di 15 minuti e vivono in gruppo. A differenza di altri cetacei, è più semplice conoscere il sesso degli zifi: i maschi infatti si distinguono facilmente dalle femmine perché hanno i denti.

[ gruppo di zifi ]

 

Ad un certo punto il capitano accelera e ci comunicano di aver visto il dorso di una balenottera. Quando però arriviamo vicino al punto di avvistamento aspettiamo circa mezz’ora ma la balenottera non si fa vedere. In compenso un altro gruppo di stenelle si avvicina alla barca e alcune addirittura saltano molto vicino alla barca, regalandoci uno spettacolo unico!

 

 

Prima di rientrare, incontriamo il pesce luna. Questo pesce ha una forma davvero strana! Non ha alcuna paura di noi e si avvicina davvero tantissimo alla barca. Riusciamo a vedere molto bene la sua pinna caudale e la bizzarra forma del suo corpo.

 

[ pesce luna ]

 

INFORMAZIONI UTILI

Il Whalewatch Genova è organizzato dal Golfo Paradiso snc, che offre diverse escursioni per conoscere il litorale ligure. Come ho scritto sopra, non si è mai certi al cento per centro di vedere i cetacei: nel caso di mancato avvistamento però, è possibile riutilizzare il biglietto per una seconda escursione.
Generalmente le uscite si effettuano da marzo a ottobre ogni mercoledì e domenica. Sono previste anche uscite al tramonto e quest’anno anche un’uscita all’alba (consultate il calendario sul sito web: www.whalewatchgenova.it/escursioni).
L’escursione dura 4 ore ma calcolate di poter rientrare anche con una mezz’ora di ritardo: il capitano e tutto l’equipaggio scrutano l’orizzonte in cerca di dorsi o spruzzi anche durante tutto il ritorno.
Le partenze si effettuano da Camogli, Recco, Nervi e Genova Porto Antico (calata Mandraccio, vicino all”ascensore panoramico). L’escursione è adatta a tutti, sopratutto ai bambini!
Durante l’uscita vi verranno fornite numerose spiegazioni da un biologo marino: nel nostro caso era Elisa, una ragazza molto preparata e disponibile.

Per maggiori informazioni: www.whalewatchgenova.it.

 

 


 

 
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24 Comments

  1. Federica io ti elevo al titolo di consigliera! Alle Azzorre ho perso questo spettacolo, perché sono andata nel periodo sbagliato. Non sapevo ci fosse la possibilità di fare in Italia, questo tipo di escursione.
    Due domande: quale può essere il mese migliore, all’interno del periodo da te segnalato? Il biglietto, in caso di mancato avvistamento, entro quanto può essere riutilizzato?
    Grazie in anticipo,
    Claudia B.

    1. Che carina che sei Claudia! 🙂 Diciamo he essendo animali selvatici non hai mai la certezza di avvistarli ma al di là di questo penso che il periodo migliore sia maggio: tempo più stabile e sopratutto non c’è ancora tanta gente. Però anche le escursioni in estate al tramonto sono una buona scelta: nel mio caso non avevamo visto niente ma non dipendeva dall’orario! Noi la prima volta siamo andati ad agosto e ci avevano detto che potevamo utilizzare il biglietto fino a giugno della stagione successiva però mi hanno anche detto che se c’erano problemi di farglielo sapere che mi avrebbero permesso di utilizzare il biglietto anche durante l’estate 🙂

  2. mariacarla

    E’ proprio una belle esperienza. Ci sono stata qualche anno fa con i miei nipoti. Abbiamo avuto la possibilità di vedere alcuni delfini. La guida era un ragazzo molto giovane ed appassionato, che ci ha spiegato veramente un sacco di cose . Anche noi abbiamo visto alcune tartarughe, ma della balena tanto attesa solo una sagoma in lontananza. In ogni caso devo dire che è stata una esperienza molto bella ed educativa al tempo stesso

  3. Wow, mi ispira un sacco questa esperienza! Sono stata a Genova una sola volta, ma ho fatto il classico tour alla scoperta dell’Acquario! 🙂 Questa è sicuramente un’idea molto più particolare!

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