Ai piedi del Monte Penice, nel cuore della Val Trebbia, si nasconde uno dei borghi più belli d’Italia: Bobbio. Con le sue stradine lastricate, l’antico Ponte Gobbo e la maestosa abbazia benedettina di San Colombano, il borgo medievale di Bobbio sorge lungo le sponde del fiume Trebbia: da principale centro commerciale della via del sale durante l’Alto Medioevo, nel corso dei secoli Bobbio ha mantenuto la sua importanza storica e oggi, oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è anche Città dell’arte e della cultura.

 

Il borgo medievale di Bobbio si trova in provincia di Piacenza, nella verde Val Trebbia: Ernest Hemigway definì la Val Trebbia come “la valle più bella del mondo“. Le origini di questo borgo sono molto antiche: la Val Trebbia iniziò ad essere popolata durante l’epoca del neolitico e, intorno al 14 a.C., i Romani si insediarono stabilmente nella valle. Bobbio divenne poi uno dei centri più importanti d’Europa quando, intorno al 600 d.C., arrivò dall’Irlanda il monaco eremita Colombano: Bobbio ai tempi rappresentava il fulcro della via del sale e il re longobardo Agilulfo affidò al monaco benedettino l’amministrazione della città. Qui Colombano, sulle fondamenta della chiesa di San Pietro, fondò un monastero, che durante l’Alto Medioevo divenne uno dei più importanti di tutta Europa.

Passeggiando per le strade di Bobbio, si scoprono leggende e storie d’altri tempi: facilmente raggiungibile da Piacenza, Milano, Torino e Genova, è una meta ideale per trascorrere un weekend alla scoperta delle meraviglie storico-artistiche del tardo Medioevo dell’Appennino delle 4 Province.

 

[ Bobbio e il Ponte Gobbo ]

 

CHE COSA VEDERE A BOBBIO

 

Abbazia di San Colombano

E’ senza ombra di dubbio l’edificio più importante e significativo di Bobbio. Fondato nel 614 da San Colombano in persona, il cenobio del monastero fu costruito sull’antica chiesa di San Pietro, seguendo i dettami architettonici dei monasteri irlandesi. Successivamente, dopo la morte di San Colombano, il monastero fu ampliato, ricalcando prima lo stile gotico e poi quello rinascimentale. La sua fama crebbe a tal punto da ospitare nel 613 d.C. 150 monaci e diventare uno dei centri religiosi più importanti d’Europa, grazie soprattutto allo scriptorium e alla biblioteca, dove erano conservati alcuni dei più importanti manoscritti latini e più di 700 codici.

Tra il XV e il XVI secolo, prese forma l’attuale complesso monastico, che oggi ospita il Museo della città, il Museo dell’Abbazia e la Basilica. Dell’originaria Basilica protoromantica resta solo l’abside circolare, parte della torre campanaria e lo splendido mosaico pavimentale. Purtroppo, durante il periodo napoleonico, l’abbazia fu privata dei suoi tesori e gli antichi codici e manoscritti sono oggi conservati nei musei di tutta Italia, tra cui la Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Biblioteca Vaticana di Roma. 

 

[ Il Monastero di San Colombano ]

 

Da non perdere, la visita alla Basilica, interamente decorata da Bernardino Lanzani, la cripta, dove si trova il sarcofago di San Colombano (risalente al 1480) e il mosaico pavimentale, unico reperto della pavimentazione originaria della Basilica protoromantica: realizzato con i sassi del fiume Trebbia, il mosaico rappresenta scene dell’Antico Testamento e alcune scene della vita contadina, con immagini che richiamano ai mestieri, alla teoria dei mesi e alle creature fantastiche, che popolavano le storie e leggende medievali.

 

[ Il mosaico di epoca romanica ]
 
Ponte Gobbo

E’ il simbolo di Bobbio: il Ponte Gobbo, soprannominato Ponte del Diavolo, si caratterizza per il suo profilo sbilenco e asimmetrico e per le arcate curve e irregolari. Questa strana opera architettonica è unica nel suo genere e ha dato vita a numerose leggende: la leggenda più conosciuta ha come protagonisti il diavolo e San Colombano. Si dice che il diavolo promise al Santo di costruire il ponte in una sola notte, chiedendo in cambio la sua anima. San Colombano accettò e il diavolo costruì il ponte in una sola notte ma il mattino seguente, al posto della sua anima, il Santo consegnò al diavolo un cagnolino. Il diavolo si arrabbiò moltissimo e diede un forte calcio al ponte, rendendolo storto e sbilenco.

Il ponte fu costruito presumibilmente in epoca romanica e costituì per diversi secoli l’unico collegamento sicuro tra Bobbio e la sponda sinistra del Trebbia, dato che il fiume spesso esondava, impedendo l’attraversamento.

 

[ Il Ponte Gobbo ]

 

Piazza Duomo

Nel cuore di Bobbio, circondata da portici, si trova la piazza principale e il Duomo. Gli antichi palazzi signorili e il famoso palazzo Brugnatelli fanno da cornice alla piazza e al maestoso Duomo.

Il Duomo, risale all’XI secolo: sebbene la facciata, contornata da due campanili laterali, sia estremamente semplice, al suo interno il Duomo è riccamente decorato da affreschi del Quattrocento. Inoltre, è stata recentemente restaurata l’Annunciazione della cappella di San Giovanni.

Sempre in piazza Duomo, si trova anche il palazzo Vescovile, che risale all’XI secolo. 

 

[L’interno del Duomo di Bobbio ]

 
Il Castello Malaspina

Nel corso dei secoli, Bobbio ha sempre ricoperto un ruolo cruciale nel controllo della Val Trebbia e zone limitrofe: sotto il regno dei Malaspina infatti, Bobbio diventò Signoria. Ne è testimonianza il Castello Malaspina-Dal Verme, in cima alla collina. Successivamente Bobbio divenne parte del Ducato di Milano come Contea imperiale autonoma dei Dal Verme e infine, parte del Regno di Savoia.

 

E voi siete mai stati a Bobbio? 🙂 


 

 
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