Soprannominata “la Napoli di Francia”, Marsiglia è una città caotica e multiculturale, crocevia di turisti, pescivendoli e commercianti. Nelle viuzze del centro storico, caratterizzate dai profumi e dai colori della Provenza, le fabbriche di sapone si nascono in vecchi palazzi trasandati. In queste antiche saponerie viene prodotto il famoso sapone di Marsiglia, una tradizione che ancora oggi segue l’antica ricetta indicata dal re in persona, Luigi XIV. 

 

La lavorazione del sapone è parte della storia e della cultura di Marsiglia. Oggi questa tradizione centenaria è portata avanti da pochissimi artigiani: nel corso degli anni, molte fabbriche hanno iniziato a produrre sapone con ingredienti diversi da quelli richiesti dalla tradizione, spacciandolo tuttavia per sapone di Marsiglia. Per questo motivo, per valorizzare e difendere il marchio “sapone di Marsiglia”, alcune fabbriche hanno deciso di organizzare visite guidate, in modo da far conoscere a tutti il vero sapone di Marsiglia.

 

LA STORIA DEL SAPONE DI MARSIGLIA

Le prime testimonianze dell’utilizzo del sapone risalgono ai Galli, che usavano un miscuglio di ceneri di faggio e grasso di capra per lavare i vestiti. In Europa il sapone arrivò dopo le crociate, quando iniziò a diffondersi il sapone di Aleppo, a base di olio di oliva e alloro.

Agli inizi del XII secolo, i primi saponieri di Marsiglia iniziarono a sperimentare la creazione di saponi utilizzando materie prime provenienti dalla regione, come l’olio di oliva e la soda (che all’epoca si ricavava dalle ceneri della combustione di una pianta, la salicornia).

 

[ Sapone di Marsiglia ]

 

Nel 1593 Georges Prunemoyr aprì a Marsiglia la prima fabbrica di sapone e a partire dalla seconda metà del 1600, il sapone prodotto a Marsiglia iniziò ad essere esportato in tutta la Francia e in altri paesi d’Europa. Nel 1688, con l’editto di Cobert, Luigi XIV definì le caratteristiche del sapone di Marsiglia:

“Non si potrà utilizzare nella fabbricazione di sapone, insieme a barrilla (soda di Spagna), soda o cenere, nessun grasso, burro né altre materiale; ma soltanto puro olio di oliva, e senza mescolanza di grasso, a pena di confisca delle merci”.

Con il passare degli anni a Marsiglia aprirono nuovi saponifici e agli inizi del XX secolo se ne contavano ben 90! Purtroppo, con la produzione dei detersivi, i saponifici iniziarono a chiudere ed oggi,  quelli che praticano ancora quell’antica tradizione artigianale rispettando i parametri fissati nell’editto di Cobert nel 1688, si contano sulle dita di una mano.

 

[ Sapone di Marsiglia in vendita ]

 

VISITA AD UNA SAVONERIE

La saponeria che vi consiglio di visitare è la Savonerie Marseilleise la Licorne, una delle più antiche della città, dove il sapone viene ancora lavorato artigianalmente con i macchinari del secolo scorso. La visita a questa saponeria è stata al quanto insolita: mi aspettavo una visita simile a quella della profumeria Fragonard, dove le guide accolgono i visitatori nei locali della storica fabbrica, che però non è più utilizzata per la produzione. Nella Saponeria La Licorne, i visitatori sono accolti nella piccola fabbrica che, fin dai primi anni del Novecento, è utilizzata per la produzione dei saponi.

Ad introdurci alla lavorazione del sapone è un ragazzo che lavora in questa fabbrica da anni e che con grande passione svolge il suo lavoro. È una fabbrica piccola, formata da poche sale, con il pavimento ricoperto di sapone, dove i dipendenti lavorano con macchinari vecchi di 100 anni. La visita è letteralmente un tuffo nel passato: qui il sapone è davvero creato come una volta!

 

[ Gli antichi macchinari per lavorare il sapone ]

 

Ma come viene creato il vero sapone di Marsiglia?

La tradizione vuole che si mescoli olio vegetale e soda. Grazie ad un apposito macchinario, questo composto molto duro viene pressato con due grossi rulli in granito, da cui escono dei lenzuoli di sapone omogenei. Successivamente questi lenzuoli vengono inseriti in una miscelatrice insieme alle essenze e il composto che si ottiene viene versato in una trafila da cui escono dei pezzetti compatti di sapone che, dopo essere nuovamente pressati, sono spezzati in tanti piccoli foglietti di sapone.

Infine, queste piccole pergamene di sapone vengono inserite in una grossa macchina che li modella e li comprime: i fogli di sapone escono dal macchinario compressi in un lungo tubolare compatto. A questo punto il tubulare viene tagliato e infine marchiato.

 

[ La lavorazione del sapone ]

 

La guida ci ha spiegato che purtroppo il marchio del sapone di Marsiglia non è registrato: molte fabbriche producono sapone facendolo passare per sapone marsigliese ma che in realtà non ha i requisiti della tradizione. Come riconoscere allora il vero sapone di Marsiglia? Ci è stato suggerito di controllare sempre che il sapone venga creato con olio vegetale e non olio animale: il sapone di Marsiglia contiene il 72% di solo olio di oliva (indicato come sodium olivate), e in genere è di colore verde o marroncino. Inoltre, è importante verificare la provenienza: solo le fabbriche nella zona di Marsiglia producono sapone artigianale.

 

[ Il sapone di Marsiglia al termine del processo di lavorazione ]

 

COSA VEDERE A MARSIGLIA (OLTRE AL SAPONE!)

 

IL PORTO VECCHIO

Marsiglia è considerata una delle città più antiche di tutta la Francia, fondata intorno al 600 a.C. dai greci: il Porto Vecchio (Le Vieux Port) è il fulcro del centro storico nonché chiara testimonianza dell’importanza marittima che Marsiglia ha ricoperto nei secoli fino al giorni nostri.

Grazie alla nomina di Capitale della Cultura, nel 2013 la città è stata ri-valorizzata: il Porto Vecchio è stato ridisegnato e abbellito e tutto il centro storico è stato riqualificato, permettendo a Marsiglia di diventare una delle destinazioni più apprezzate del Sud della Francia.

 

[ Il Porto Vecchio ]

IL QUARTIERE LE PANIER

Fulcro della città di Marsiglia, il quartiere Le Panier rappresenta il cuore pulsante del centro storico. Un tempo questo era uno dei quartieri più malfamati di Marsiglia: nel 1983 il comune si impegnò per sistemarlo e rendere giustizia al suo antico splendore. Oggi le case colorate de le Panier ospitano artigiani, negozianti e pittori, che hanno saputo valorizzare la bellezza di questo autentico quartiere popolare.

[ Il centro storico di Marsiglia ]

 

LA CATTEDRALE DE LA MAJOR (SANTA MARIA MAGGIORE)

Affacciata sul Porto Vecchio, questa chiesa si caratterizza per la sua imponente facciata decorata con marmi bianchi e verdi e per i due grandi campanili e l’immensa cupola. In realtà l’edificio accorpa due chiese: l’antica major, risalente al 1100, che custodisce un antico battistero paleocristiano, e la Nuova Major, costriuta in stile romanico-bizantino a croce latina nel 1850. All’interno della cattedrale si trovano magnifici mosaici in stile bizantino 

[ La cattedrale de la Major ]

 

LA CANEBIERE

Sempre nella zona portuale si trova la strada principale di Marsiglia, la Canebière, inaugurata da Luigi XIV in persona nel 1666. In provenzale “canabe” significa canapa e qui infatti venivano realizzate le corde utilizzate dalle navi prima di salpare. Nel corso del XIX secolo lungo questa strada si svilupparono ristoranti e caffè e oggi è la strada più frequentata di tutta la città, ricca di palazzi e negozi.

[ passeggiando lungo la Canèbiere ]

 

LA CATTEDRALE NOTRE-DAME DE LA GARDE

La Cattedrale domina dall’alto di un piccolo promontorio tutta la città con la statua della Madonna, che viene chiamata dai marsigliesi Bonne-Mére. Imponente e maestosa, fu costruita in stile romanico-bizantino. Al suo interno, la cattedrale è decorata da marmi e ma splendidi mosaici d’oro ed è arricchita da moltissimi ex-voto, che riempiono le pareti laterali. 

 

[ La Cattedrale Notre-Dame de la Garde ]


 

 
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