Le Piramidi d’Egitto sono l’unica delle Sette meraviglie del mondo antico giunte fino ai giorni nostri. Imponenti e perfette, queste opere dell’ingegno umano continuano ad esercitare un fascino senza tempo sui visitatori, celando misteri millenari a cui gli archeologi non sono ancora riusciti a dare risposta. 

 

Le famose Piramidi di Giza hanno dominato l’altopiano di Giza per più di 4000 anni. Un antico proverbio arabo dice che “l’uomo teme il tempo, ma il tempo teme le piramidi”: dopo tutti questi millenni, le piramidi si  presentano ai nostri occhi con la stessa magnificenza dell’epoca degli antichi egizi. La loro perfezione e la loro maestosità continuano ad incuriosire l’intera comunità degli egittologi e ad attirare migliaia di visitatori da tutto il mondo.

 

[ La piramide di Chefren e la sfinge al tramonto ]

 

Le piramidi costituivano complessi funerari destinati ai faraoni: queste tombe dovevano accogliere la salma del faraone con tutti i suoi oggetti, in modo che avrebbe potuto continuare la propria vita nell’Aldilà.  Il culto funerario era molto importante per gli antichi egizi e la preparazione della tomba del faraone iniziava subito dopo la sua ascesa al trono: questo permetteva al sovrano di prepararsi al meglio alla vita eterna e creare un luogo di sepoltura che rispecchiasse la sua regalità e il suo potere.

 

[ Pitture di una tomba faraonica conservate al Museo Egizio del Cairo ]

 

In origine i defunti venivano seppelliti nelle mastabe (mastaba in arabo significa panca), delle costruzioni funerarie in mattone di terra cruda a forma rettangolare su di un pozzo dove veniva posizionato il corpo del defunto.

La realizzazione delle piramidi fu successiva a tale fase: non si sa con certezza perché i faraoni iniziarono a costruire tombe a forma di piramide ma si ritiene che volessero imitare il cumulo primordiale del sacro Benben, attraverso il quale il dio creatore Atum creò l’Egitto.

 

Curiosità: in Egitto si trovano più di 80 piramidi: le più famose sono le piramidi di Giza, ma le più antiche si trovano a Saqqara e Dahshur.

 

[ La punta di una piramide, rappresentante il Benben, conservata al Museo Egizio ]

 

A causa nei numerosi furti, verso il 1552 a. C. i defunti iniziarono ad essere sepolti in tombe segrete, nei pressi dell’antica Tebe: si tratta delle famose Valle dei Re e Valle delle Regine, dove le tombe venivano scavate nella roccia e decorate con bellissimi dipinti. Sono talmente belle che anche se le ho visitate molti anni fa, sono impresse nella mia mente.

 

[ I bellissimi colori delle tombe egizie ]

 

La maggior parte dei turisti che arriva al Cairo visita solamente le piramidi di Giza: è un vero peccato perché la costruzione delle piramidi iniziò molto prima, a Saqqara e Dahshur. La visita a questi siti archeologici, che si trovano a soli 20 km da Giza, mi ha permesso di imparare molte cose sulle piramidi e se anche voi siete curiosi di sapere di più sulla storia delle piramidi, vi consiglio di seguire questo itinerario cronologico.

 

1° TAPPA: SAQQARA, LA PRIMA PIRAMIDE A GRADINI

Saqqara (circa 24 km dal Cairo) era la necropoli di Menfi, capitale dell’Antico Regno. Qui si trova la prima piramide della storia, la famosa piramide a gradini, chiamata così per la sua caratteristica forma.

Questa piramide fu costruita  durante la III dinastia dall’architetto Imhotep per il faraone Djoser, che regnò dal 2667 al 2648 a. C. La piramide fu realizzata partendo dalla mastaba, il metodo di sepoltura utilizzato a quei tempi. Imhotep costruì la piramide posizionando cinque mastabe una sopra l’altra, diminuendo gradualmente le dimensioni, fino a raggiungere un’altezza di 60 metri. Completò il complesso funerario del faraone con un bellissimo tempio con 40 colonne che rappresentavano il papiro e una suntuosa porta d’ingresso.

 

[ La necropoli di Saqqara, dove si trova la prima piramide della storia ]

 

La piramide di Saqqara inaugurò l’età delle piramidi: 100 anni dopo, la Grande Piramide di Cheope dominerà l’altopiano di Giza, incantando chiunque la vedrà nei prossimi 4000 anni.

 

Curiosità: La necropoli di Saqqara fu scoperta nel 1851 dal francese Mariette, che intravide nella sabbia una sfinge: gli venne in mente un passo del greco Starbone che parlava del Serapeo di Menfi e delle sfingi di Saqqara e così suppose che questi monumenti si trovassero proprio in quel luogo e iniziò a scavare, fino a trovare la piramide a gradini e il Serapeo di Menfi.

2° TAPPA: DAHSHUR

A Dahshur, sito archeologico poco distante da Saqqara, si trovano i successivi tentativi di piramidi. Fu l’ambizioso faraone Snefru, padre di Cheope, a costruire il maggior numero di piramidi durante il suo regno (2613-2589 a. C.): in tutto, 3 grandi piramidi.

La prima piramide che fece costruire fu la piramide crollata a Maidum: questo primo tentativo non andò a buon fine, in quanto il faraone ne modificò la forma diverse volte.

La seconda piramide che Snefru fece costruire fu la Piramide romboidale. La sua forma a rombo è dovuta ad una doppia inclinazione: gli egizi iniziarono con un’inclinazione di 55 gradi ma arrivati a metà si accorsero che la struttura era instabile e continuarono con un’inclinazione di 44 gradi, fino a raggiungere i 105 metri.

 

[ La piramide romboidale, con l’originario rivestimento in pietra ]

 

Curiosità: le piramidi erano rivestite di roccia calcarea bianca perfettamente levigata, che brillavano alla luce del sole. La piramide romboidale è l’unica che conserva gran parte di questo rivestimento e ci aiuta ad immaginare come erano le altre piramidi!

L’aspetto di questa piramide non piacque al faraone Snefru, che ordinò la costruzione di una nuova piramide, la piramide rossa. Alta 105 metri, questa piramide ha un’angolatura di 43 gradi e rappresenta la prima piramide perfetta.

 

[ La piramide rossa ]

 

3° TAPPA: LE PIRAMIDI DI GIZA

Le magnifiche piramidi di Giza sono il clou di ogni viaggio in Egitto. La loro bellezza ha incantato per millenni e sulla loro perfezione si interrogano molti egittologi. Come è possibile che gli antichi egizi, privi di conoscenze moderne, abbiamo costruito le piramidi? Anche se non conoscevano la ruota, gli antichi egizi conoscevano la matematica e la geometria e disponevano di una forza lavoro impressionate: non furono gli alieni a costruire le piramidi, ma l’ingegno degli uomini.

 

[ Le maestose piramidi di Giza ]

 

Il sito archeologico di Giza era la necropoli di Menfi: qui si trovano le famose piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, circondate da templi, monumenti funebri e da piramidi più piccole destinate alle regine.

La Grande Piramide di Cheope è, come dice il nome, la più grande: Cheope (Khufu), faraone della IV dinastia, era il figlio di Snefru e durante il suo regno (2589-2566 a.C.) fece edificare la più grande piramide di tutti i tempi, alta 147 metri (oggi 138 metri a causa della caduta della sommità).

Formata da 2,5 milioni di blocchi del peso di 2,3 tonnellate l’uno, questa piramide fu costruita non da schiavi, ma da contadini reclutati a forza: il loro lavoro era finalizzato alla costruzione di una piramide che doveva diventare simbolo di identità nazionale.

 

[ La grande piramide di Cheope.. Immensa! ]

 

Grazie ad un’apertura situata poco sopra la base della piramide, si entra nella piramide. Qui si trovano stretti cunicoli che portano a delle camere, tra cui quella dove probabilmente venne sepolto il faraone Cheope. Davanti alla piramide invece, si trova un grande buco: qui è stata ritrovata la barca solare, restaurata ed esposta al pubblico nel grande capannone adiacente (Museo della barca solare, a pagamento; esempi di questa barca sono esposti anche nell’atrio del Museo Egizio).

 

Curiosità: secondo gli egittologi, le grosse pietre venivano trasportate alla base della piramide con slitte il legno tirate dai contadini e sollevate da ampie rampe. Le pietre poste vicino al vertice venivano sollevate con  delle tavole di scorrimento, e un sistema di leve che permetteva di sollevare i massi di pietra.

 

[ Gli enormi massi utilizzati per costruire la grande piramide di Cheope ]

 

La piramide di Chefren (Khaefra) è quella situata nel mezzo: sebbene Chefren promise al padre Cheope di costruire una piramide più piccola della sua, la posizione rialzata fa apparire la piramide di Chefren più alta. La sua principale caratteristica è la sommità, dove è ancora presente il rivestimento originario.

 

Curiosità: un tempo, sulla sommità di tutte le piramidi era posizionato un blocco piramidale che simboleggiava il Benben, interamente fatto di oro!

 

[ La piramide di Chefren conserva sulla punta il rivestimento originario ]

 

La piramide di Micerino (Menkaura) è la più piccola e fu costruita sotto il regno del faraone Micerino, nipote di Cheope. Alta “solo” 63 metri, è un decimo della Grande piramide di Cheope. Questa piramide si caratterizza per uno squarcio in una delle quattro pareti: fu il figlio di Saladino, Othman ibn Yussef, che decise di distruggere la piramide ma visto che impiegò quasi un anno solo per creare questo piccolo buco, abbandonò l’intento.

 

[ La piramide di Micerino, la più “piccola” ]

 

Curiosità: le piramidi sono costruite ed allineate in modo quasi perfetto. La piramide di Cheope ha 4 lati lunghi 230 m che presentano un dislivello massimo tra un vertice e l’altro di 2,5 cm e la differenza di lunghezza dei quattro lati è di soli 5,2 cm: il margine di errore è inferiore al 0,2 %!

 

4° TAPPA: LA SFINGE

La sfinge, sebbene di gran lunga più piccola delle piramidi, riesce a meravigliare i visitatori al pari delle grandi piramidi. Situata davanti alla piramide di Chefren, fu realizzata modellando un blocco di pietra già presente davanti alla piramide. Il suo corpo, lungo 60 metri,  è un leone con tanto di zampe e coda e rappresenta la regalità. La testa rappresenterebbe il faraone Chefren con in testa il nemes, il copricapo dei faraoni, che rappresenta il potere.

 

[ La leggendaria sfinge domina Giza ]

 

Accanto alla sfinge, si trova il tempio in cui venne mummificato il faraone Chefren e i resti della rampa processionale: la salma del faraone veniva portata davanti alla piramide e qui con un attrezzo apposito, veniva aperta la bocca della mummia.

 

Curiosità: il primo archeologo della storia fu Thutmosi IV, come testimonia la stele che si trova tra le zampe della sfinge. Si dice che la sfinge fosse ricoperta di sabbia e che Thutmosi si appisolò accanto alla sua testa: nel sonno, la sfinge gli disse che se l’avesse liberata dalle sabbie del deserto, sarebbe diventato re. E così fu: Thutmosi liberò la sfinge e regnò dal 1400 al 1390 a.C.

 

[ Il volto della sfinge, rappresentazione del faraone Chefren ]

 

VISITARE LE PIRAMIDI: CONSIGLI UTILI

Saqqara: la necropoli di Saqqara si trova a circa 20 km dal Cairo. È possibile raggiungerla con un tour organizzato di mezza giornata visitando anche Dahshur con una guida, oppure raggiungerla con un taxi. Il sito archeologico è aperto tutto il giorno dall 8.00 alle 17.00 e bisogna pagare un biglietto di ingresso. Una volta varcata la porta del tempio, si attraversano le imponenti colonne a forma di papiro e si raggiunge l’ampio cortile dove si trova la piramide e gli altri monumenti funerari. La visita dura circa 1 ora o poco meno. Meglio visitare il sito al mattino presto. Un consiglio: ci sono tanti cammellieri che vi chiedono se volete fare una foto: ricordatevi che poi vi chiederanno la mancia.

 

Dahshur: il sito si trova a circa 24 km dal Cairo. Per visitarlo è necessario pagare un biglietto di ingresso. La prima piramide che si incontra è la Piramide Rossa: senza pagare un prezzo aggiuntivo, è possibile entrarvi. Poco distante, si trova la piramide romboidale: essendo instabile non è possibile entrarvi ma vale la pena avvicinarsi per vedere il rivestimento originario rimasto intatto. Accanto alle piramidi c’è una postazione militare: non stupitevi se durante la visita un soldato con il mitra vi seguirà.

 

Piramidi di Giza: sono situate a Giza, dall’altra sponda del Nilo, a circa 18 km dal centro del Cairo. Ci sono due ingressi: Nazlet-es-Samaan, davanti alla sfinge, e quello davanti alla piramide di Cheope, alla fine della Sharia El-Ahram. Dopo aver pagato il biglietto di ingresso (se volete entrare dentro alla piramide di Cheope dovete pagare un altro biglietto di circa 20 €), potrete visitare il sito. Non ci sono ripari dal sole (e dalla folla) per cui meglio visitare il sito in bassa stagione oppure al mattino presto (il sito apre alle 8.00).

Le piramidi di Giza possono essere viste anche di notte: lo spettacolo “Suoni e luci” c’è ogni sera con due turni: il primo turno, in inglese, alle ore 19 e il secondo turno, alle ore 20 in francese. Durante lo spettacolo, una voce narrante racconta la storia delle piramidi, mentre le luci le illuminano. Una bella esperienza per passare una serata diversa!

 

[ Lo spettacolo “suoni e luci” ]




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