L’ultima volta che sono stata a Parigi ne sono rimasta incantata come la prima: è una città davvero unica e dal fascino travolgente. Con i suoi palazzi eleganti e le sue vie originali, è una città che regala sempre delle piacevoli sporse e che non ci si stanca mai di visitare!

 

Trascorrere un weekend a Parigi è il modo ideale per approcciarsi alla città e l’ultima volta che ci sono stata ho messo a punto un itinerario di 3 giorni un po’ particolare, che ci permettesse di vedere le classiche mete più turistiche (dato che era la prima volta per Pietro) ma anche qualche posticino più carino e insolito che volevo assolutamente vedere! 

Abbiamo suddiviso le nostro weekend a Parigi in 3 giornate, dedicando ogni giorno ad una zona diversa, spostandoci a piedi o in metro (alcune stazioni metro di Parigi sono molto originali, che vale la pena vedere e ne parlo più sotto). Noi abbiamo alloggiato nel quartiere di Montparnasse: si raggiunge facilmente con la metro ed è molto ben collegato con tutta la città (sopratutto con la Gare du Nord se arrivate come noi in treno). 

Ecco allora cosa vedere in un weekend a Parigi!

 

Giorno 1: LA ZONA DELL’OPERA-GRANDS BOULEVARDS, il LOUVRE e gli CHAMPS ELYSEES

Il primo giorno di un weekend a Parigi è da dedicare sicuramente al museo più famoso al mondo, il Louvre: qui bisognerebbe trascorrervi diverse ore, anzi intere giornate ma se il tempo a disposizione è poco, si può visitare in alcune ore decidendo in anticipo le opere da vedere, come abbiamo fatto noi, in modo da non restare troppo stanchi dopo la visita.

Uscendo di buona mattina, consiglio di iniziare la prima giornata parigina dalla zona dell’Opéra, raggiungendola direttamente in metro. L’Opéra Garnier è un bellissimo edificio del Secondo Impero che mescola diversi stili architettonici (dal rinascimentale al barocco fino al classico) e alla domanda che fecero al giovane architetto 36enne Garnier che la progettò: “che stile è questo?”, lui rispose “è lo stile di Napoleone III”! Inaugurata nel 1875, è il tempio del balletto e della lirica: si può visitare il bellissimo e sfarzoso foyer.

 

[ Opéra di Parigi ]

 

Dietro all’Opéra si trovano i magazzini Printemps e La Fayette: questi lussuosi centri commerciali meritano per le bellissime vetrine. Suggerisco di entrare dentro le gallerie La Fayette non per fare shopping ma per ammirare la bellissima cupola di vetro e per salire sulla terrazza e godere di un panorama (gratis) su Parigi davvero wow!

 

[ La cupola delle Gallerie La Fayette ]

[ Panorama su Parigi dalla terrazza delle Gallerie La Fayette ]

 

Lasciando il Boulevard Haussmann, si prosegue verso i Passsages Couverts. Quasi dimenticati e nascosti dalle scintallanti boutiques dei Grands Boulevards, i Passages Coverts sono a mio avviso uno dei luoghi più affascinanti di Parigi! Si tratta di passaggi coperti, gallerie splendide costruite nell’Ottocento con alte vetrate e strutture di metallo. Evocano lo stile del Secondo Impero, la cosiddetta époque haussmannienne, che alla fine dell’Ottocento ha portato Parigi ad essere una città più moderna, per volere di Napoleone III.
Dei 150 Passages Couverts costruiti agli inizi del 1800, ne restano circa 30: oggi come allora, questi splendidi passaggi coperti ospitano ristorantini, piccoli negozi e botteghe d’altri tempi.
Consiglio di visitare i Passages Couverts partendo dalla zona dei Grands Boulevards (poco distanti dall’Opéra) e che portano fino al Palais Royal:
PASSAGE VERDEAU, poco distante dalle Galerie Lafayette, è uno stretto passaggio coperto con negozi vintage dove si trovano moltissimi libri;
PASSAGE JOUFFROY, dove all’interno si trova il Museo Grévin;
PASSAGE DES PANORAMAS, pieno di ristorantini molto carini;
PASSAGE CHOISEUL, con le sue splendide architetture in metallo;
GALERIE VIVIENNE, con il pavimento decorato da splendidi mosaici;
GALERIE COLBERT, che ospita i locali della Sorbonne.

[ Passages couverts ]

 

Attraversando i Passages Couverts sopra menzionanti, si raggiunge in poco tempo il Palais Royal, edificato nel 17esimo secolo, che ospita oggi il Consiglio di Stato: nel cortile si trova la tanto discussa opera d’arte delle colonne di Buren istallata nel 1986.

Poco lontano si trova Place Vendome, voluta da Luigi XIV: si tratta di una piazza reale, con al centro la colonna omonima alta 44 m che rappresenta con un basso rilievo a spirale la Grande Armata (fu creata dalla fusione di 1200 cannoni presi dagli austriaci dopo la battaglia di Austerlitz!). Poco lontano si trova l’immensa Place Concorde, con al centro l’obelisco di Luxor alto 23 m.

 

[ Place Vendome ]

 

Pausa caffe da Angelina, pasticceria inaugurata nel 1903 sotto i portici di Rue de Rivoli con un salon de the della Belle Epoque che ci riporta indietro nel tempo. Da qui percorriamo poi il Jardin des Tuileries, chiamato cosi perché fu creato sopra un’antica fabbrica di fabbrica di Tuiles, tegole, e che rappresenta il classico giardino alla francese con la fontana e sedie verdi dove prendere il sole. Da qui si raggiunge poi l’Arc de Triomphe voluto da Napoleone per celebrare la vittoria della battaglia di Austerlitz e infine si arriva al Louvre.

 

[ Jardin des Tuileries ]

 

Ed eccoci arrivati al Louvre: il più grande museo del mondo che ospita opere da tutto il mondo. Incanta con la le sue facciate di 3 km del palazzo reale e al centro la piramide di vetro che ci invita ad entrare. Il museo ospita 8 dipartimenti principali ed è suddiviso in altrettanti piani. Tra le opere più famose ci sono sicuramente la Gioconda ma anche la Nike, la Venere di Milo, Amore e Psiche e molte molte altre. Da vedere anche i lussuosi appartamenti di Napoleone.

 

[ Il Louvre ]

 

Alla sera meritano una visita gli Champs Elysées, che portano il nome del paradiso degli eroi della mitologia greca. Progettati nel 17esimo secolo come prolungamento del giardino delle Tuileries, sono ormi un simbolo di Parigi, da vedere di sera illuminati. Si tratta di un ampio viale alberato lungo quasi 2 km che porta fino al maestoso Arco di Trionfo. Un tempo era il luogo prediletto per le passeggiate di aristocratici e reali, oggi ospita negozi e ristoranti.

L’Arco di Trionfo, voluto da napoleone nel 1806 per rendere onore alla Grande Armata, con i suoi 50 metri si trova alla fine degli Champs Elysées. 

 

[ Arco di Trionfo ]

 

GIORNO 2: ILE DE LA CITE, SAIT GERMAN-DE-PRES E LA TOUR EIFFEL

La mattinata inizia con la visita a Notre Dame de Paris: a seguito del terribile incendio, oggi si può vedere solo facciata ma resta uno dei simboli di Parigi dal fascino senza tempo.

 

[ Notre Dame de Paris ]

 

Accanto si trova la Sainte Chapelle, nel cuore della Conciergierie, uno degli edifici medievali più belli della città, destinato a palazzo di giustizia dal 14esimo secolo. Sulla sua facciata si trova anche il più antico orologio pubblico della città, del 1370.

La Sainte Chapelle, in stile gotico, fu edificata nel 1248 per ospitare le reliquie della passione di Cristo. La sua gigantesca vetrata vetrata a 360 gradi è formata da 15 vetrate colorate che raccontano la storia dell’umanità.

 

[ Conciergerie ]

[ Sainte Chapelle ]

 

Accanto a Notre Dame alla Conciergerie, si trova il mercato dei fiori: un grazioso piccolo mercato dove diverse botteghe ogni mattina aprono le loro porte esponendo bellissimi bouquet di fiori e piante. La struttura del mercato in metallo verde è del 1900 ed è davvero molto bello. 

Da qui, passeggiando lungo la Senna e guardando i mercatini di libri antichi dei bouquinaires (piccole librerie a cielo aperto che vendono libri di seconda mano), si raggiunge il Pont Neuf. Si chiama Ponte Nuovo perché fu il primo ponte ad essere costruito in pietra e senza abitazioni intorno: costruito nel 1604, oggi è il ponte più antico della città. Qui si trova anche la graziosa Place Dauphine da frequentare in estate per un bell’aperitivo sulla Senna. Ragginto il Palais de la Monnaie si scende verso Saint-Germain-des-Prés.

 

[ Il Mercato dei fiori]

 

Dopo una breve pausa in uno dei rinomati cafe degli artisti (c’è il Cafe de Flore o il cafe les Deux Magots, un tempo frequentati da artisti e letterari), si prosegue con la visita alla vicina Eglise Saint-Germain-des-Prés, che è la più antica di Parigi in quanto edificata nel 1030. Dopo un’altra breve pausa in una delle due più famose pasticcerie per i macarons (consiglio qui a Saint-germain-des-Prés, Laurée o Pierre Hermé, con i loro bei salon de the) ci si dedica alla visita al museo d’Orsay (anche qui la visita va pianificata: per esempio noi abbiamo deciso di dedicare solo qualche ora e visitare le opere che più ci interessavano come l’ultimo piano dedicato agli impressionisti e post impressionisti). Questo museo si trova dentro una stazione ferroviaria bellissima, riconvertita in museo nel 1980. Al suo interno si trovano due enormi orologi: si intravede la collina di Montmartre dalle loro enorme vetrate.  

 

[ Musée d’Orsay ]

 

Nel tardo pomeriggio ci siamo dedicati alla visita della torre più famosa al mondo, la Tour Eiffel.  Costruita in 26 mesi in occasione dell’Expo nel 1900, la Tour Eiffel è il simbolo della città. Qualche numero: 50 ingeneri e 132 operai acrobati lavorarono al progetto, è formata da più di 18.000 pezzi di metallo e da 2,5 milioni di bulloni e viti per un peso totale di 10.100 tonnellate! Alta 324 metri, può essere visitata sia di giorno che di sera. CI sono 3 piani e l’accesso ha 3 prezzi differenti: per salire fino in cima, con degli ascensori che risalgono fino alla cima della torre, il costo del biglietto è 26 Euro. Si può anche salire a piedi con 345 gradini per il primo piano e con altri 359 gradini per il secondo piano! 

 

[ Panorama dalla Tour Eiffel ]

 

Per un bel panorama sulla Tour Eiffel, ci si può recare all’Esplanade du Trocadéro, un vero e proprio balcone sulla Tour Eiffel! Per un panorama più ravvicinato e senza turisti consiglio però di prendere la metro 6 e scendere alla stazione di Bir-Hakeim e raggiunge l’omonimo ponte e il bellissimo punto panoramico dove c’è la statua di La France Renaissante.

 

[ La Tour Eiffel dal punto panoramico della statua di La France Renaissante ]

 

Giorno 3: MONTMARTRE, CENTRE POMPIDOU E LE MARAIS

L’antico villaggio di Montmartre, autonomo fino al 1860, ospitava numerosi cabaret e bordelli ma divenne ben presto luogo di incontro di artisti e pittori, che lo trasformarono nel quartiere dal fascino bohémienne che oggi attira circa 10 milioni di persone ogni anno!
Il modo migliore per assaporare l’atmosfera parigina di Montmartre è quello di perdersi tra le sue vie.. Meglio arrivare al mattino presto e salire subito sulla Butte de Montmartre, la collina alta 130 m, da cui si gode un bel panorama (nelle giornate lipide si può vedere anche il mare!)

 

[ Square Louise-Michel ]

 

Si arriva dalla stazione metropolitana di Abbesses, la stazione metropolitana più profonda di Parigi (36 metri sotto la strada) e che si trova sulla linea 12: per salire bisogna percorrere 400 gradini!

Da non perdere a Montmartre:
SQUARE LOUISE-MICHEL: una piazza da cartolina, che si affaccia sulla scalinata che porta alla Basilica del Sacro Cuore. Il tutto abbellito da graziosi giardini e una giostra stupenda;
SACRÉ CŒUR: si dice che più piove più il Sacro Cuore sia bianco: si tratta della basilica di Montmartre, dall’architettura romano-bizantina. Da qui il panorama su Parigi é super;
ÉGLISE SAINT-PIERRE-de-MONTMARTRE: una delle più antiche chiese di tutta Parigi;
PLACE DU TERTRE: la piazza degli artisti, circondata da tanti café;
LA MAISON ROSE: percorrendo la bella Rue Saint-Vincent (dove ha vissuto il musicista Satie) si raggiunge il ristorante La Maison Rose, luogo di ritrovo di pittori tra cui Picasso e Modigliani e dipinta molte volte da Maurice Utrillo;
RUE DE L’ABREUVOIR: questa via porta alla piazzetta dove si trova il busto della cantante Dalida: da qui si ha una vista molto bella della Maison Rose e della Basilica!
MULIN DE LA GALETTE: unico mulino a vento funzionante à Montmartre, é stato dipinto da molti pittori tra cui Renoir: qui ha ambientato il suo quadro Bal du moulin de la Galette.

Per raggiungere la Basilica del Sacro Cuore, si può prendere la funicolare in Square Louise-Michel, oppure salire le tante scalinate, personalmente consiglio Rue Drevet e poi la scalinata Escalier du Calvaire.

 

[ Rue de l’Abreuvoir ]

[ Place du Tertre ]

[ La Maison Rose ]

 

Dopo aver visitato la collina di Montmartre, lasciamo le vie più movimentate e scopriamo una parte di Montmartre molto bella e meno affollata, Abbesses, che è la zona dove è stato ambientato il film Il favoloso mondo di Amelie!
È la fermata della metropolitana Abbesses, in pieno stile Art Nouveau, a dire in nome a questa zona. 
Cosa vedere in questa zona di Montmartre?
PLACE DES ABBESSES: Una volta usciti dalla metro, ci si trova in questa splendida piazza circondata da platini, con la fontana Wallace e tanti caffè parigini intorno;
LE MUR DES JE T’AIME: in Place des Abbesses si trova il Muro dei Ti amo, dove è scritto “ti amo” in 250 lingue diverse!
PHOTOAUTOMAT: nella scenografica Rue des Trois-Frères c’è una macchinetta dove è possibile fare foto vintage con un tradizionale sviluppo analogico in bianco e nero: oggi in tutto il mondo sono in funzione solo 50 macchinette come questa!
RUE DES ABBESSES E RUE LEPIC: in queste due tipiche viuzze di Montmartre si trovano l’epicerie Collignon e il Café des 2 moulins, dove è stato ambientato il film di Amelie;
PLACE ÉMILE-GOUDEAU: una piccola piazzetta all’ombra dei castagni, con sotto un grazioso café parigino.

 

[ Il Muro dei ti amo ]

 

Al pomeriggio si piò visitare il Centre Pompidou: dall’architettura stravagante, realizzata da Renzo Piano e Richard Rogers in stile industriale e moderno nel 1977 con incroci di tubi e colori non causali: bianco per la struttura portante, verde per le condotte dell’acqua, giallo per l’elettricità, blu per l’aria condizionata e rosso per i tunnel di circolazione. All’interno ospita il museo nazionale di arte moderna.

Poco lontano si trova l’Hotel de ville, un bel palazzo del 14 secolo. Fino al 1977 la città di Parigi non era considerata un comune ma quindi amministrato aut prefetto: nel 1977 l’hotel del ville diventa il primo comune di Parigi!

[ Centre Pompidou ]

[ Hotel del ville ]

Poco lontano, si trovano anche il quartiere Le Marais, quartiere storico ebraico della città con il museo Picasso e poco lontano si trova il quartiere latino con i suoi ristoranti molto carini. Consiglio se si ha tempo e se si visita la città in primavera, anche lo splendido parco Jardin du Luxemburg e Place Vosges

Infine, voglio dedicare un paragrafo alle stazioni metro di Parigi:

 

STAZIONI DELLA METRO di Parigi

Le distanze a Parigi sono notevoli e la metropolitana è sicuramente il mezzo di trasporto più comodo per spostarsi da una parte all’altra della capitale francese.

La metro di Parigi fu inaugurata in occasione dell’Expo del 1900: le stazioni della metro Parigi, che sono circa 300, hanno un fascino senza tempo, con le loro pareti finemente decorate, le cornici dorate che incorniciano i grandi manifesti, le splendide insegne in stile Art Nouveau..

L’ultima volta che sono stata a Parigi ne ho scoperte alcune per caso che secondo me meritano:

Fermata Palais Royal (foto 1): vicino al museo del Louvre, si può vedere il tipico ingresso della metro in stile art nouveau, chiamate Édicule Guimard (ce ne sono altre per Parigi, per esempio la fermata Abbesses à Montmartre o Porte Dauphine);
Fermata Louvre-Rivoli: questa stazione è decorata con statue che replicano famose sculture conservate nel Louvre!
Fermata Opéra (foto 2): la stazione metro è abbellita da piccoli e graziosi disegni di ballerine e musicisti!
Fermata Concorde (foto 3): le 44.000 piastrelle bianche di questa stazione sono decorate con lettere blu, che riportano la Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1789;
Fermata Bir-Hakeim (foto 4): prendiamo la linea 6 direzione Trocadéro e ad un certo punto spunta la Tour Eiffel, che ci accompagna lungo il nostro viaggio in metro! Alla stazione sopraelevata di Bir-Hakeim si raggiunge l’omonimo ponte e il bellissimo punto panoramico sulla Tour Eiffel, dove c’è la statua di La France renaissante.

Tra le altre metro segnalo anche la metro più profonda di Parigi, Abbesses, che porta a Montmartre (circa 400 gradini se ben ricordo per salire in cima, decorati da graffiti)!



Spero che questo post possa essere utile per chi vuole organizzare un weekend a Parigi!


 

 
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