L’altipiano meridionale è la regione più bella della Bolivia, ricca di paesaggi incontaminati e selvaggi. È la parte più desolata del paese, dove la natura è davvero straordinaria. Qui si trova il famoso Salar de Uyuni, un’immensa distesa di sale che si estende a perdita d’occhio: nella stagione secca è uno sconfinato deserto bianco mentre nella stagione delle piogge si trasforma in uno specchio d’acqua. Verso il confine con il Cile, il paesaggio cambia completamente: le alte vette dei vulcani si specchiano in lagune colorate, dove si nutrono fenicotteri rosa. Le strade sono pressoché inesistenti: i fuoristrada sfrecciano lungo distese polverose, popolate solo da curiose vigogne. Per visitare questi luoghi inospitali si trascorrono diversi giorni ad una altitudine compresa tra i 3700 m e i 4900 m e di notte la temperatura può scendere anche sotto lo zero ma un viaggio in queste terre desolate vi regalerà emozioni uniche e rimarrà nel vostro cuore per tutta la vita!

 

Considerata una delle regioni più inospitali di tutto il mondo, Los Lipez è anche una delle regioni più belle di tutto il mondo: ciò che rende affascinanti questi luoghi sono il senso di desolazione e isolamento che si provano una volta arrivati qui. Nonostante sia una delle mete più gettonate della Bolivia, il turismo di massa non si è ancora sviluppato e la regione è tuttora molto isolata e selvaggia: questo permette a chi la visita di vivere un’esperienza davvero emozionante. In questa zona della Bolivia l’uomo non ha trovato delle condizioni vantaggiose per vivere: oltre a Uyuni, ci sono altri pueblos sparsi per la regione dove la popolazione vive coltivando quinoa e allevando i lama. Tuttavia, nella parte più remota al confine con il Cile, non ci sono centri abitati: anche se questa zona è inospitale per l’uomo, qui vivono molti animali andini, come i fenicotteri e le vigogne e per tutelarli è stata creata una riserva nazionale.

 

Di seguito:
 
  • Dove iniziare il tour: Uyuni, Tupiza, San Pedro de Atacama (Cile)
  • Tour organizzati
  • Il tour nel Los Lipez in 3 giorni
  • Prezzi
  • Quando andare
  • Cosa portare

 

DOVE INIZIARE IL TOUR: UYUNI, TUPIZA, SAN PEDRO DE ATACAMA

Sono tre i punti di partenza per visitare questa regione: Uyuni e Tupiza, che si trovano in Bolivia, e San Pedro de Atacama in Cile.

Creato come presidio militare, oggi Uyuni è diventato il punto di partenza privilegiato per visitare il Los Lipez, dato che ha l’aeroporto: con una popolazione di 30.000 abitanti, Uyuni è anche un importante centro per l’estrazione mineraria, dal momento che qui si trova la più grande riserva di litio al mondo. Uyuni può essere facilmente raggiunto con l’aereo oppure con un bus da tutte le città della Bolivia.

Tupiza si trova nella parte più meridionale della regione, al confine con l’Argentina. Non essendoci un aeroporto è più difficile da raggiungere (solo tramite bus o treno) ma rispetto a Uyuni gode di un clima più mite e le agenzie organizzano numerose escursioni anche in bici e a cavallo. 

Infine, è possibile partire da San Pedro de Atacama in Cile: molte agenzie organizzano tour con partenze da San Pedro de Atacama, data la vicinanza con il confine boliviano. In questo caso bisognerà calcolare almeno 4 giorni in più per poter fare questo itinerario. Al termine del tour, è possibile rientrare a San Pedro oppure ad Uyuni e proseguire il viaggio in Bolivia.

Noi abbiamo deciso di visitare la regione di Los Lipez partendo da Uyuni. Questa città non è molto grande ma offre numerosi servizi ai visitatori: la comodità più grande è l’aeroporto, motivo per cui l’abbiamo scelta.

 

[ Cimitero dei treni a Uyuni ]

 

TOUR IN AUTONOMIA VS AGENZIA

La maggior parte dei turisti decide di visitare la regione di Los Lipez affidandosi ad un’agenzia: esiste la possibilità di affittare un fuoristrada ma è altamente sconsigliato. Come ho accennato prima, le strade sono pressoché inesistenti ma le guide locali sanno dove è meglio passare; inoltre, all’interno della regione i telefoni non funzionano ed è difficile comunicare. Considerando la difficoltà tecnica di fare il tour in autonomia, può rivelarsi molto stressante e compromettere il viaggio! Sono tantissime le agenzie, sia ad Uyuni che a Tupiza, che organizzano il tour: per scegliere l’agenzia è consigliato valutare il rapporto qualità/prezzo del servizio offerto, leggere qualche recensione e valutare le proprie esigenze. Alcune di queste hanno un sito internet dove è possibile prenotare ma la cosa migliore è prenotare in loco dato che la maggior parte di queste non risponde alle mail.

 

[ Strade nel Los Lipez: praticamente inesistenti! ]

 

TOUR ORGANIZZATI

Esistono due tipi di tour: il tour standard (condiviso o privato), che può durare dai 3 ai 4 giorni, oppure il tour personalizzato, che permette di scegliere con l’agenzia quali punti di interesse visitare ed eventualmente scegliere di scalare un vulcano.

Per quanto riguarda i tour standard, questi prevedono il primo giorno la visita del Salar de Uyuni con pernottamento in un hotel di sale, la visita delle lagune altiplaniche il secondo giorno con pernottamento nel deserto o vicino alla Laguna Colorada e la visita del Sur Lipez il terzo giorno, con rientro a Uyuni oppure a San Pedro de Atacama in Cile.

I tour standard si dividono in due categorie: tour condivisi e tour privati. I tour condivisi sono più economici in quanto il fuoristrada viene condiviso da 6 persone e le sistemazioni sono più spartane. Con un tour privato il prezzo aumenta ma il viaggio in fuoristrada non viene condiviso ed è possibile scegliere in quale albergo pernottare.

Il prezzo dei tour comprende due pernottamenti, i pranzi e il trasporto in 4×4. È necessario pagare a parte in contanti l’ingresso all’Isla Incahuasi (BOB 30) e alla Reserva National de Fauna Andinas Eduardo Avaroa ( BOB 150). Anche le cene non sono incluse nel prezzo del tour. E, se si decide di raggiungere il Cile, è necessario pagare alla frontiera una tassa.

Noi abbiamo fatto il tour con un’agenzia di Uyuni, la Expediciones Empexsa (Av. Ferroviaria Iado del Hotel Avenida, www.expedicionesempexsa.com) e ci siamo trovati benissimo: la nostra guida, Abdias,  è sempre stato molto disponibile e ci ha regalato dei momenti unici! Nel Salar ci ha portato a vedere il famoso effetto specchio e ci ha sempre fatto mangiare in luoghi indimenticabili: il primo giorno in mezzo al Salar, il secondo giorno ai piedi del vulcano O vicino ai lama e il terzo giorno di fronte alla Laguna Termal.

In ogni caso bisogna considerare che su diverse guide e siti internet ho letto che sono morti molti turisti per lo stato di ebrezza e per la poca prudenza di alcuni autisti: le strade nel circuito Los Lipez sono quasi inesistenti ed è molto importante, prima di partire, assicurarsi che il proprio autista sia affidabile e non beva alcolici. Questo è fondamentale.

 

[ Le jeep utilizzate per i tour nel Salar ]

 

IL TOUR NEL LOS LIPEZ IN 3 GIORNI

 

Giorno 1: SALAR DE UYUNI

Il primo giorno del tour è dedicato alla visita del Salar de Uyuni.

Prima di raggiungere il Salar, abbiamo fatto due soste. La prima è stata al Cementerio de Trenes (ingresso gratuito): si tratta di un cimitero dei treni, uno spazio dove sono state abbandonate le locomotive utilizzate in passato per trasportare i minerali nel XIX secolo. Con l’ambiente desertico circostante, queste locomotive arrugginite creano un luogo suggestivo. Su queste è possibile salire per scattare fotografie.

La seconda sosta è al pueblo di Colchani, dove si fermano tutti i tour: in realtà non c’è molto da vedere qui e la ragione principale della sosta è quella di usufruire del bagno, visitare il piccolo museo con statue fatte di sale e comprare artigianato locale.

A circa 12 km da Colchani si trova il Salar de Uyuni. Questo immenso deserto di sale si trova a 3650 m slm e si estende per 12.000 kmq: è il più grande salar del pianeta ed è un luogo davvero spettacolare! Il Salar de Uyuni è un luogo unico al mondo che cambia in ogni stagione e ad ogni ora del giorno: nella stagione secca è una distesa bianca di sale mentre nella stagione delle piogge si trasforma in uno specchio d’acqua, dove il confine tra cielo e terra scompare. 

All’ingresso del Salar ci si ferma per fare un sosta all’Ojos del Salar, al monumento al Dakar Rally e alla piattaforma delle bandiere, una piattaforma di sale dove si trovano le bandiere dei paesi di tutte le persone che visitano il Salar. Qui si trova anche l’Hotel di sale Playa Blanca, costruito negli anni Novanta e oggi museo. Molte agenzie si fermano qui per il pranzo ma la nostra guida, Abdias, ci ha fatto pranzare in mezzo al Salar, un’emozione davvero unica!

 

[ La piattaforma delle bandiere ]

 

Dopo il pranzo, con la jeep che sfreccia in mezzo al Salar, abbiamo raggiunto l’Isla Incahuasi, un’isola popolata da cactus in mezzo al Salar. Milioni di anni fa qui c’era il mare, l’immenso Golfo de Uyuni, che poi si è lentamente prosciugato. Ne sono testimonianza le rocce di corallo, che oggi ricoprono tutta la superficie dell’isola. È un luogo davvero surreale: i cactus riescono a sopravvivere in questo ambiente angusto grazie alle loro profonde radici, che riescono raccogliere l’acqua che il terreno assorbe dopo la stagione delle piogge. Un tempo l’isola era abitata: i locali riuscivano a sopravvivere in questo ambiente ostile ricavando l’acqua dai cactus, cibandosi dei loro frutti e costruendo le loro abitazioni con il legno di cactus essiccati. Oggi l’isola la visitano solo i turisti, dopo aver pagato il biglietto di ingresso (BOB 30), in circa mezz’ora si percorre il sentiero che porta a diversi punti panoramici per scattare fotografie dei cactus con il Salar.

 

[ Isla Incahuasi ]

 

Da qui ci siamo diretti verso una parte di Salar dove c’era ancora dell’acqua e qui abbiamo ammirato il famoso effetto specchio. È stata una vera sorpresa perché abbiamo la fortuna di vedere il Salar sia secco che non! L’effetto specchio è davvero qualcosa di indescrivibile: con degli stivali siamo entrati nell’acqua e ci siamo divertiti a fare fotografie sfruttando il riflesso. Dalle foto, sembra che camminiamo sull’acqua! Le montagne e le nuvole si riflettono nel sottile strato di acqua e regalano panorami indimenticabili! 

La giornata si è conclusa con il pernottamento nell’hotel di sale, l’Hotel Luna Salada.

 

[ Effetto specchio nel Salar de Uyuni ]

 

Giorno 2: LAGUNE ALTIPLANICHE

Il secondo giorno del tour è dedicato alle lagune altiplaniche. Lasciato l’hotel di sale, non si attraversa più il Salar ma con un’altra strada che passa da Colchani si raggiunge Uyuni e poi si parte verso il Sur Lipez. Dopo circa un’ora di auto si fa una breve sosta al pueblo di San Cristobal, dove c’è un piccolo mercato locale, qualche banchetto di souvenir e i bagni. La strada prosegue polverosa verso il confine con il Cile, dove le alte vette dei vulcani dominano il paesaggio. Intorno a noi vediamo tanti lama pascolare e campi rossi di quinoa. Poi la strada inizia a salire e non incontriamo più nessuno, solo qualche jeep di altri tour.

Piano piano ci avviciniamo al vulcano Ollague, alto 5865 m slm: facciamo una sosta vicino ad una laguna lungo la strada e poi ci fermiamo a mangiare poco più sotto, alle pendici del vulcano! Vicino a noi pascolano i lama e il paesaggio circostante ci lascia senza fiato.

 

[ Pausa pranzo qui! ]

 

Dopo pranzo saliamo nuovamente sulla jeep e ci inoltriamo nella parte più meridionale della Bolivia, la più selvaggia e inospitale del pianeta. Intorno a noi non c’è nulla: la strada si fa sempre più stretta e a tratti scompare! Ci allontaniamo dal vulcano Ollangue ed ecco davanti a noi la bellissima Laguna Canapa, uno specchio d’acqua dove si specchiano le vette dei vulcani, popolata da bellissimi fenicotteri rosa. Costeggiando questa immensa laguna, raggiungiamo altre due bellissime lagune, la Laguna Chiarkota, la Laguna Hedionda e la Laguna Honda.

 

[ Laguna Canapa ]

 

[ Fenicotteri rosa ]

 

[ Laguna Honda ]

 

I turisti che incontriamo sono davvero pochi e il senso di desolazione che si prova in questi luoghi è davvero indescrivibile! Passiamo vicinissimi alle vette di vulcani ancora attivi e ci sentiamo davvero insignificanti davanti alla bellezza della natura che ci circonda. Il paesaggio cambia in continuazione: dall’altopiano vicino a Uyuni siamo passati a costeggiare la vetta del vuclano Ollague per poi costeggiare le verdi lagune popolate dai fenicotteri rosa. Ora, la jeep inizia a salire in mezzo a rocce strettissime che sembrano cadere da un momento all’altro e in un attimo raggiungiamo i 4800 m slm e l’immenso deserto del Siloli dove le montagne sono di mille colori!

È qui che pernotteremo la seconda notte, nell’hotel Taika del Desierto: questo è un hotel che si trova nel bel mezzo del nulla. Ha poche camere e un piccolo ristorante. È un hotel ecologico dove la maggior parte dei guadagni è destinato alle popolazioni locali. L’energia è prodotta da pannelli solari.

 

[ Il deserto del Siloli, dove abbiamo trascorso la seconda notte ]

 

Giorno 3: SUR LIPEZ

Dopo aver fatto una buona colazione, ripartiamo! Fuori è abbastanza freddo, ci sono 5 gradi ma Abdias ci dice che nei mesi di luglio e agosto la temperatura di notte raggiungere i – 25 gradi! Con la jeep sfrecciamo a tutta velocità nel deserto del Siloli. La strada non c’è e Abdias cerca di seguire le scie lasciate dalle altre jeep. Ogni tanto incontriamo delle vigogne curiose, per il resto siamo circondati da spettacolari montagne. Entriamo nella Riserva National di Fauna Andina Eduardo Avaroa, creata nel 1973 per proteggere la fauna locale. Questa riserva, situata nella parte meridionale della Bolivia, al confine con il Cile e l’Argentina, si estende per 714745 ettari, ad un’altitudine compresa tra i 4000 e i 6000 m slm.

Prima di entrare ufficialmente nella riserva, ci fermiamo ad osservare l’Arbol de Piedra, una conformazione rocciosa in mezzo al deserto del Siloli modellata dal vento che ricorda un albero. Dopo circa un quarto d’ora raggiungiamo il mirador Aguas Calientes, per ammirare la bellissima Laguna Colorada: questa laguna, popolata da migliaia di fenicotteri, si caratterizza per un alga rossa che determina un cambiamento di colore della laguna durante il giorno. Vicino alla laguna si trova l’ingresso ufficiale della Riserva, dove bisogna mostrare il passaporto e pagare 150 BOB per il biglietto.

 

[ La Laguna Colorada ]

 

Dalla Laguna Colorada si procede verso ovest fino al Sol de Mañana, un altro luogo davvero magico. Si tratta di un campo geotermico a 4850 m slm dove l’attività vulcanica è molto intensa. Non si tratta di geyser, come il vicino El Tatio in Cile, ma di crateri di fango bollente e alte fumarole: il fango, che bolle in continuazione, può raggiungere temperature di 200 gradi! Le fumarole, che escono dalle viscere della terra, si innalzano bianchissime verso il cielo azzurro, regalando un paesaggio mozzafiato. L’odore di zolfo è fortissimo ma lo spettacolo è davvero unico!!

 

[ Sol de Mañana ]

 

Dopo ci siamo fermati alle Termas de Polques,  fonti termali che raggiugono una temperatura di 30 gradi. Poco distante si trova il deserto di Dalì, una collezione di rocce vulcaniche nel bel mezzo del deserto conosciuto come Pampa Jara, vicino al Salar de Chalviri: le forme di queste rocce e la loro particolare collocazione, creano paesaggi marziani!

 

[ Deserto di Dalì ]

 

Nel punto più estremo del Sur Lipez, al confine con il Cile, raggiungiamo la Laguna Verde: questa laguna si trova a piedi dell’imponente Vulcano Licancabur, alto 5916 m slm. La laguna Verde non ospita i fenicotteri perché è tossica e si chiama così perchè i minerali che si trovano al suo interno, come lo zolfo e l’arsenico,  le danno una colorazione verde. Il colore è più accentuato quando c’è il vento.

 

[ La Laguna Verde ]

 

Da qui, dopo un pranzo indimenticabile a 4800 m vicino alla Laguna che si trova vicino al Salar de Chalviri, siamo tornati verso Uyuni attraversando il Nor Lipez: il paesaggio, sebbene non sia spettacolare come nella parte meridionale, ci incanta, con alte vette e verdi pascoli dove ci sono tantissimi lama e anche qualche vigogna! Ci fermiamo infine nella Valle de las rocas, caratterizzata dalla massiccia presenza di conformazioni rocciose.

 

PREZZI

Il costo del tour della parte sud-occidentale della Bolivia dipende da diversi fattori. Le agenzie locali offrono diverse soluzioni e il prezzo dipende dal servizio (tour condiviso o privato) e dai giorni. In genere, il tour standard scelto dalla maggior parte dei turisti è quello di 3 giorni: il tour condiviso ha un prezzo di circa 130 $ a persona, mentre il tour privato può costare di 300 $ in su. Ovviamente sono cifre indicative, anche se i servizi offerti dalle agenzie sono più o meno gli stessi. Come ho accennato prima, il prezzo del tour solitamente comprende il trasporto in 4×4, due pernottamenti e i pranzi. Sono esclusi l’ingresso all’Isla Incahuasi ( BOB 30) e alla Riserva (BOB 150) ed eventualmente le due cene. L’autista/guida parla solo spagnolo: se volete la guida in inglese, è necessario pagare un sovrapprezzo di circa 50 dollari a persona!

 

[ Lagune altiplaniche ]

 

QUANDO ANDARE

L’alta stagione coincide con i mesi di maggio-agosto perché è la stagione secca. Durante la bassa stagione, da novembre a marzo, è la stagione delle piogge: le strade si allagano diventando impraticabili e molte attrazioni turistiche non sono raggiungibili. C’è da dire che in alta stagione, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, le temperature sono molto basse: nel Sur Lipez di notte la temperatura può raggiungere i – 30 gradi e le strutture alberghiere non offrono un buon servizio di riscaldamento (totalmente sprovvisto negli ostelli). Un’altra cosa di cui bisogna tenere conto è che durante l’alta stagione il Salar de Uyuni è completamente secco e non è possibile vedere il famoso effetto specchio. Il periodo migliore per visitare questa regione è a mio avviso aprile-maggio oppure settembre-ottobre. Durante questi periodi non si patisce il freddo e i turisti sono molto meno. Noi siamo andati ad aprile ed è stata un’ottima scelta: abbiamo incontrato pochissimi turisti, godendoci a pieno la solitudine di questi luoghi e non abbiamo patito il freddo, dato che la temperatura di notte è scesa solo a 5 gradi. Inoltre, abbiamo avuto la fortuna di vedere i due volti del Salar: lo abbiamo visto secco ma dato che in una parte c’era ancora dell’acqua, abbiamo anche visto l’effetto specchio.

 

[ Paesaggi nel Los Lipez ]

 

COSA PORTARE

Considerate le elevate altitudini, in qualunque stagione si visita Los Lipez bisogna portare abiti pesanti. Per una lista completa su cosa mettere in valigia per un viaggio in Bolivia, a breve un post.

Consiglio sicuramente un cambio per il giorno successivo al Salar perché vi riempirete di sale ovunque. Scarpe comode molto importanti, anche se non si cammina tanto. Fondamentali cappello con visiera e crema solare: il sole a queste altitudini scotta facilmente! Meglio portare con se dell’acqua: nel prezzo del tour è inclusa l’acqua dei pasti ma è meglio averne in più con se. E non bisogna dimenticare le foglie di coca da masticare per combattere il soroche: si possono comprare ovunque prima di partire! Bisogna infine portarsi un sacco a pelo se si intende dormire nell’ostello nel mese di agosto.


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