Prima di visitare Istanbul non conoscevo la storia del tulipano, grazioso fiore a forma di calice. A dirla tutta, ero convita che il tulipano avesse origini europee e che, date le innumerevoli coltivazioni, fosse l’Olanda la patria del tulipano.

Il tulipano non solo ha origini asiatiche ma è anche uno dei simboli della Turchia: alla fine di aprile, durante il “tulip international festival”, i parchi della città di Istanbul vengono abbelliti con curate aiuole di tulipani, e in tutta la città vengono organizzati diversi eventi per celebrare questo fiore incantevole.
Lo stesso nome del fiore richiama le sue origini: il nome botanico è tulipa, che deriva dal turco tulbend, che significa turbante.

La regione nativa del tulipano è l’Anatolia: fin dall’XI secolo questo fiore é stato utilizzato per decorare le moschee, in quanto la sua forma richiama la parola araba di Allah.

Nel corso dei secoli, il tulipano ha assunto un’importanza tale che diede il nome al periodo storico che va dal 1718-1730, l’Era del Tulipano. Gli ottomani continuarono a coltivare i tulipani e a partire dal XVII secolo iniziarono ad esportarli in Europa.
Dal XX secolo in Turchia si ricomincia a coltivare questo fiore e diviene ufficialmente il simbolo della Turchia.



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