Il Passo del Vrisc (in italiano: Passo della Moistrocca) è il più famoso valico alpino della Slovenia. Questa strada collega la Valle dell’Isonzo alla Valle della Sava, salendo con ripidi tornanti in mezzo alle pareti rocciose delle Alpi Giulie. Merita di essere percorso per i bellissimi panorami: laghi alpini, dove si specchiano le vette delle Alpi, verdi pascoli e maestose cascate. Lungo il tragitto ci sono diverse soste che, oltre a regalare magnifiche vedute, ripercorrono la storia della Slovenia.

 

IL PASSO DEL VRSIC 

Questo valico alpino, che si trova nella Alta Carniola, fu costruito durante la Prima Guerra Mondiale. A seguito della dichiarazione di guerra dell’Italia contro l’Austria, nel maggio del 1915 fu necessario creare un collegamento con l’Alta Valle dell’Isonzo, dove si trovava il fronte italiano. La creazione di una strada che valicasse la catena delle Alpi Giulie e permettesse un collegamento tra la città di Kranjska Gora e Trenta divenne di importanza strategica. Per costruire questa strada, il comando dell’esercito austriaco impiegò 10.000 soldati russi prigionieri.

Ancora oggi questo passo è un importante collegamento tra le due valli. Percorrendo questa strada si può accedere a numerosi sentieri di alta montagna e ammirare panorami mozzafiato sulle Alpi Giulie. Per gli amanti del ciclismo, questo passo rappresenta una vera e propria sfida: ogni anno molti ciclisti si cimentano nella difficile percorrenza, sfidando la ripida pendenza del percorso. 

 

 

Noi abbiamo attraversato il passo del Vrsic in automobile, partendo da Bled per raggiungere l’Alta Valle dell’Isonzo. Lungo il percorso abbiamo fatto numerose soste, scoprendo il ricco patrimonio naturale e storico di questa parte della Slovenia. 

 

1º sosta: LA RISERVA DI ZELENCI

Da Bled abbiamo seguito le indicazioni per Kranjska Gora e poi le indicazioni per il villaggio di Podkoren e per la Riserva Zelenci, che dista solo 5 chilometri da Kranjska Gora. Dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio, la riserva si raggiungere a piedi percorrendo un breve sentiero sterrato. Questa riserva non è molto grande ma è una delle più belle di tutta la Slovenia (e di tutta l’Europa)! Il sentiero in 10 minuti conduce proprio davanti al laghetto Zelenci: nelle sue acque cristalline si specchiano le vette delle Alpi Giulie, regalando uno spettacolo meraviglioso.

Percorrendo la passerella si raggiunge il punto di osservazione: nella riserva vivono molti animali, soprattutto uccelli nidificanti e rettili. Con un po’ di pazienza, si può scorgere qualche esemplare! 

Vi consiglio di fare come noi e arrivare qui alle prime luci del mattino perché a quest’ora non c’è ancora nessuno e si può godere al meglio della pace di questo luogo incantato.

 

 

2º sosta: IL LAGO JASNA

Dopo aver visto il lago di Bled e quello di Zelenci, questo lago è stata un’ulteriore sorpresa! Il lago Jasna si trova lungo la strada per il passo del Vrsic, proprio accanto all’ampio parcheggio. È un lago di origine glaciale, circondato dalle imponenti montagne rocciose che si specchiano nelle sue limpide acque turchesi.

Sulla sponda sinistra c’è una statua in bronzo: è la statua del Zlatorog, il leggendario stambecco dalle corna d’oro (una statua simile la potete vedere anche al lago di Bohinji).

 

 

3ª sosta: LA CAPPELLA RUSSA

Dopo il lago di Jasna, la strada inizia a salire con ripidi tornanti. Incontriamo molti ciclisti che lentamente pedalano verso il Passo del Vrsic. La strada costeggia le ripide pareti calcaree delle Alpi Giulie e guardando fuori dal finestrino si possono scorgere le morene che testimoniano la presenza di ghiacciai in tempi ormai molto lontani. 

Lungo la strada ci fermiamo alla Cappella Russa, un importante monumento commemorativo. Questa cappella in legno è dedicata a S. Vladimirio, ed è stata costruita nel 1917 in memoria dei 100 soldati russi prigionieri che morirono travolti da una valanga mette costruivano la strada che porta al Passo del Vrsic.

 

 

4ª sosta: PASSO DEL VRSIC

Ed eccoci finalmente al valico alpino, indicato da un cartello ben visibile a bordo strada. Siamo a 1611 metri. Il paesaggio circostante è sempre caratterizzato dalle vette delle Alpi Giulie, e davanti a noi si apre la valle dell’Isonzo, più ampia di quella della Sava che ormai ci lasciamo alle spalle. Vicino al cartello che indica l’altitudine del passo è presente un ampio parcheggio (a pagamento) dove è possibile lasciare l’auto per percorrere i tanti sentieri segnati che portano a diversi punti panoramici sulle montagne circostanti.

 

 

5ª sosta: MONUMENTO A JULIUS KUGY

Se avete intenzione di fare un viaggio in Slovenia, specialmente nelle zone montagne, sappiate che incontrerete più volte targhe commemorative e luoghi dedicati a Julius Kugy, noto alpinista austro-ungarico amante della montagna che dedicò la sua vita all’esplorazione delle Alpi Giulie. 

Poco sotto il passo del Vrisic, lungo la strada che parta a Trenta, si trova il monumento commemorativo a questo grande alpinista, innamorato delle montagne: la statua è rivolta verso le vette delle Alpi Giulie.

 

 

6ª sosta: LA SORGENTE DELL’ISONZO

L’Isonzo (Soca in sloveno) è uno dei fiumi più conosciuti della Slovenia e nasce proprio in queste montagne. Scendendo verso Trenta, poco dopo il monumento a Julius Kugy, sulla destra si trova una strada che porta fino ad un parcheggio dove parte il sentiero che in 15 minuti porta alla sorgente dell’Isonzo. È davvero emozionante scoprire dove nasce questo importante corso d’acqua e molto suggestivo è anche il percorso che si deve fare per raggiungerlo: l’ultima parte del sentiero si districa su di una ripida parete rocciosa! Se siete curiosi di visitare questo insolito luogo, qui ho scritto un post!

 

 

7º sosta: KOBARID

Ed eccoci nel primo pomeriggio a Kobarid, Ultima tappa del nostro “day road trip”. Questa piccolo paesino è famoso per la battaglia di Caporetto: esiste un sentiero escursionistico che tocca i principali punti di interesse del paesino, qui tutti i dettagli.


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