Salta è la più grande città della regione del NOA (Nord dell’Argentina), nonché una delle più belle città di tutto il Paese. Situata a 1200 metri d’altitudine, si trova molto vicino agli altipiani andini ed è il punto di partenza per esplorare questa regione, considerata una delle zone più selvagge e autentiche di tutta l’Argentina. 

 

Camminando per le strade di Salta ci si imbatte in splendidi edifici in stile coloniale. Ancora oggi, si può apprezzare la bellezza senza tempo di questa città che, nonostante il crescente sviluppo, conserva il suo fascino di città provinciale: gli argentini la chiamano “la linda”, che significa “la bella”.

Salta fu fondata dagli spagnoli nel 1582 come colonia: ne sono testimonianza i palazzi aristocratici con balconi intagliati in legno, le chiese e i conventi. Tra il XVIII e il XIX secolo Salta diventò un importante snodo commerciale tra Bolivia, Cile e Perù e molti argentini dei paesi vicini si trasferirono qui in cerca di lavoro.

Città in continua espansione, ha conservato in perfetto stato il centro storico dove non solo si trovano bellissimi monumenti coloniali ma anche numerosi ristoranti e alberghi, pronti ad accogliere i visitatori per un soggiorno davvero indimenticabile.

 

[ Salta by night ]

 

COSA VEDERE A SALTA

Plaza 9 de Julio è il fulcro della città, dove i saltenos, gli abitanti di salta, trascorrono i pomeriggi a rilassarsi e a passeggiare all’ombra di palme e magnolie. Affacciata sulla piazza si trova l’imponente Cattedrale, che risale al XIX secolo. Questa chiesa è tutta decorata in stile barocco: l’altare centrale è placcato in oro con il soffitto dipinto. Nelle due cappelle laterali si trovano le statue del Cristo e della Vergine del miracolo, che vengono portati in processione durante la festa del Milagro: Salta si trova in una regione altamente sismica e il 13 settembre 1692 fu soggetta ad una scossa molto forte. Si dice che per far cessare le scosse, il prete José Carrión portò in processione le statue del Cristo e della Vergine: poco dopo, come per miracolo, le scosse cessarono e così, ogni anno, Salta celebra la festa del miracolo. 

 

[ La Cattedrale di Salta ]

 

Accanto alla Cattedrale si trova l’arcivescovado, con un bellissimo balcone in legno e, sempre sulla piazza principale, si trova il Palazzo del Governo, che oggi è adibito a Centro della cultura americana. L’edificio è simbolo degli anni spendenti di Salta e all’interno delle sue sale si può ammirare come erano questi edifici. 

 

[ Il Palazzo del Governo ]

 

Accanto al Palazzo del Governo si trova il Museo di archeologia di alta montagna, che consiglio vivamente. All’interno viene raccontata la storia di una spedizione che ha permesso di riportare alla luce le mummie di alcuni bambini inca offerti in sacrifico agli dei sul Vulcano Llullaillaco, a 6739 m slm. Nelle prime sale ci sono pannelli esplicativi che illustrano le informazioni relative alla spedizione sul Llullailaco, che ad oggi è il sito archeologico più alto del mondo. Dopodiché si passa ad osservare alcuni oggetti che sono stati ritrovati in questi “santuari delle vette”. Infine si arriva in una sala buia dove si può osservare una delle tre mummie ritrovate, che vengono alternate ogni 6 mesi.

 

Per saperne di più sulla storia dei bambini inca offerti in sacrificio sulle montagne:

 I SACRIFICI INCA: LA storia di juanita, “la fanciulla DEI GHIACCIAI”.

 

Uno degli edifici più belli della città è la chiesa di San Francesco: in stile rococò è un vero gioiello. Enorme e maestosa, sorge nel centro di Salta, a pochi metri dalla Piazza principale 9 de Julio. E’ decorata con stucco  di colore rosso e ocra: il campanile, alto ben 54 metri, sovrasta il sagrato dove si trova la Statua di San Francesco, mentre l’interno è interamente affrescato. Di fianco alla chiesa si trova il convento che però non si può visitare. 

 

[ La Chiesa di San Francesco, uno dei simboli di Salta ]

 

Poco lontano si trova il Convento di San Bernardo. Non ho potuto visitare l’interno della chiesa perché era già chiusa: qui si trova un affresco che rappresenta la Madonna circondata da carmelitane, che ancora oggi vivono nel convento. 

Per avere un panorama dall’alto si può salire fino in cima al Cerro San Bernardo con la funicolare che parte dal Parco San Martin.

 

ESCURSIONI DA SALTA

Sono numerose le escursioni che si possono fare da Salta. Alcune possono durare più giorni, altre si possono fare in giornata. Salta è infatti utilizzata come punto di partenza per esplorare la regione del NOA, il Nord dell’Argentina.

Questa zona è a mio avviso una delle più belle di tutto il Sud America: ancora sconosciuta al turismo di massa, è selvaggia e autentica, perfetta per un viaggio all’avventura tra le bellezze naturali di questa parte del mondo. Qui infatti si trovano luoghi davvero speciali, come per esempio le Salinas Grandes, un’immensa distesa di sale (un piccolo Salar de Uyuni ma in Argentina!) Ci sono poi le incantevoli montagne colorate della Quebrada di Humahuaca e ancora, la foresta di cactus delle Valli del Calchaquì. Insomma, visitando questa regione si scopre un po’ di tutto quello che ha da offrire il Sud America!

Per ogni escursione che abbiamo fatto ho scritto un apposito post, con tutte le info principali:

Un itinerario che parte da Salta e porta alla scoperta delle Salinas Grandes e della Quebrada del Toro. Si percorrere la Ruta 52: attraversando Purmamarca, con il famoso Cerro de Los Siete Colores (una montagna tutta colorata!) e passi a più di 4000 m slm, si arriva ad un’immensa distesa di sale bianca, le Salinas Grandes. Poi, percorrendo la Ruta 40, si raggiunge San Antonio de Los Cobres, a 3700 m, stazione di arrivo del famoso Treno delle Nuvole. Scendendo, si attraversa la bellissima Quebrada del Toro, caratterizzata da conformazioni rocciose dai colori unici.

 

[ Le Salinas Grandes ]

 

Sopra San Salvador de Jujuy inizia la Quebrada de Humahuaca. Percorrendo questa gola scavata nel corso dei millenni dal Rio Grande, ci si imbatte in paesaggi selvaggi e incontaminati: in questo territorio andiamo molto lontano dai canoni classici di Argentina come i paesaggi della pampa o della Patagonia. E’ la zona delle montagne colorate: qui si trova la Paleta del Pintor e l’Hornocal, montagne con più di 14 colori, dovuti alla presenza di numerosi minerali. Qui si trova anche Tilcara: la sua pucará è un sito archeologico di grande importanza. 

 

[ Hornocal ]

 

Ciò che accomuna queste valli è il Rio Calchaquí, che collega Cachi a Cafayate, passando per Molinos e Angastaco.
È la Ruta 33, una strada in parte asfaltata e in parte sterrata che, attraversando i verdi pendii della Cuesta del Obispo e la foresta dei cardones (gli enormi cactus), permette di raggiungere Cachi, piccolo e autentico villaggio andino isolato dal resto del mondo, ammirando la varietà di paesaggi che offre questa zona dell’Argentina.

 

[ Valli del Calchaquì ]

 

Rocce rosse e bianche che formano sculture naturali, deserti di terra rossa e qualche cactus che spunta qua e là: sono questi gli elementi essenziali che caratterizzano la Quebrada de Las Conchas, un canyon selvaggio di roccia rossa scavato milioni di anni fa dalla forza dell’acqua e del vento. Percorrendo la Quebrada si raggiunge il paesino di Cafayate, un villaggio ai piedi delle Ande famoso per la produzione di vino, dove si può degustare un buon bicchiere di torrontés in una delle tante botegas.

 

[ Quebrada de Las Conchas ]

 

DA PROVARE A SALTA

Durante il soggiorno a Salta bisogna assolutamente mangiare le empanadas perché gli argentini dicono che le migliori si mangiano proprio qui. Molto più piccole di quelle che si trovano in altre zone della Argentina, le empanadas sono dei calzoni di pasta sfoglia ripieni di carne (manzo o pollo), prosciutto o verdura. Un buon ristorante dove cenare è il Dona Salta, davvero eccezionale!

 

[ Piatto tipico della cucina salteña ]

 


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