El Calafate, piccola cittadina costruita sulle rive del Lago Argentino, è il punto di partenza per la visita al celeberrimo ghiacciaio Perito Moreno, che si trova nel Parco Nazionale Los Glaciares. Passeggiando lungo la strada principale, Avenida Libertador Gral. San Martin, ci sono solamente negozi di souvenir e agenzie ma se si percorre una delle tante strade secondarie si raggiungono le sponde del Lago Argentino. Proprio qui si trova la Laguna Nimez, uno specchio d’acqua incontaminato che ospita tantissime specie di volatili!

La laguna Nimez è riserva naturale municipale, catalogata come “area importante per la conservazione degli uccelli e la diversità della vita”. L’area è completante recintata e per poterla visitare è necessario pagare un biglietto d’ingresso. Una volta entrati nella riserva si percorre un sentiero che costeggia la laguna e permette di osservare (a debita distanza) le diverse specie di uccelli che popolano la laguna.
Questo ambiente è chiamato Humedal: la sua componente principale, l’acqua, permette lo sviluppo di diverse forme vegetali ed essendo luogo di concentrazione di fauna selvatica forma una degli ecosistemi più produttivi del pianeta.

 

[ Alcuni dei volatili che ho visto alla laguna! ]

 

L’humedal a sua volta è formato da diversi micro ambienti che sono indicati da pannelli esplicativi. Partendo dal centro visitatori si attraversa il Mallin, caratterizzato da erbe tenere di cui si cibano i Cauquenes, uccelli patagonici: il maschio è simile ad un’oca, con un piumaggio tendente al grigio mentre la femmina è più piccola e di colore marrone. Questi uccelli sono monogamici ed è per questo motivo che sono sempre insieme: il maschio cammina sempre con la testa alta in modo da scrutare eventuali pericoli e proteggere la sua compagna.  Durante l’inverno migrano nella parte centrale dell’argentina e tornano in Patagonia in primavera per nidificare.

 

[ Cauquenes, oche patagoniche ]

 

Lungo tutto il sentiero ci sono diversi punti panoramici sulla laguna, ideali per l’osservazione dei volatili. I fenicotteri cileni dal piumaggio rosa con lente movenze cercano nelle acque della laguna piccoli crostacei e alghe microscopiche. Sui piccoli isolotti nidificano i coscorobas e i cigni dal collo nero mentre vicino alla costa trovano protezione le anitre e le folaghe.
Il vento, sempre presente, soffia forte sulle acque della laguna…

 

 

Per gli amanti del birdwatching è un vero paradiso: lungo tutto il tragitto si incontrano volatili! Basta camminare in silenzio e guardarsi intorno. State attenti perché da ottobre a marzo la laguna viene popolata anche dai golondrinas, una particolare specie di falchetti. Dopo aver nidificato si riuniscono in gruppi numerosi per intraprendere il lungo viaggio di rientro nell’Emisfero Nord. Quando noi abbiamo visitato la laguna la femmina aveva fatto il nido vicino al sentiero e il maschio ci volava molto vicino. Ricordate che questo comportamento è di difesa e quando il falchetto vi guarda sta per attaccarvi. Prestate attenzione!

 

[ Golondrinas in volo ]

 

Al punto più estremo della laguna si trova il Mirador sul Lago Argentino: questo lago glaciale, il più grande di tutta l’Argentina, si è formato nel corso dei millenni a seguito dello scioglimento dei ghiacciai del Campo de Hyelo Sur. Le sue acque sono di colore turchese e nelle giornate di sole, grazie alla presenza sullo sfondo delle vette innevate del Parco Los Gaciares, il panorama è davvero spettacolare.
La laguna Nimez confina con la spiaggia del Lago Argentino, che può essere raggiunta dal Mirador. Qui il vento è sempre molto forte e per questo motivo il terreno è sabbioso e la vegetazione quasi assente: troviamo solo le paramele e i coirones, piccoli arbusti con rami flessibili e radici superficiali, che sono riuscite ad adattarsi a queste rigide condizioni climatiche.

 

[ Il Lago Argentino e i piccoli arbusti sulle sponde ]

 

Il percorso prosegue costeggiando il lato opposto della laguna e il lato sud della laguna secondaria, più piccola ma altrettanto popolata da numerosi volatili. Se siete pazienti potrete vedere i fenicotteri volare da una laguna all’altra!
Come dicevo sopra, gli uccelli non sembrano spaventati dalla presenza dei visitatori: la laguna si trova molto vicino alla strada e alla città ma nonostante questo è ben protetta e gli animali che vivono qui non si sentono in alcun modo minacciati.

 

 

Lungo tutto il percorso è possibile incontrare l’arbusto del calafate. Questa pianta sempreverde è tipica di queste zone e da il nome alla vicina città. In primavera i suoi fiori gialli fioriscono e le sue bacche selvatiche sono di colore viola, come il mirtillo. La leggenda dice che chi mangia il calafate tornerà sicuramente in Patagonia.

Il percorso è circolare e termina al centro visitatori.

 

INFORMAZIONI UTILI

La laguna Nimez si trova a 1 km dal centro di El Calafate. Dall’Avenida del Libertador Gral. San Martin (la strada principale) basta prendere una delle tante strade che portano al Lago Argentino. Ci sono numerosi cartelli che indicano la strada da seguire per il lago e la laguna. Il centro visitatori della laguna si trova lungo l’Avenida Costanera Nestor Kirchner: dopo aver pagato il biglietto di ingresso, le guide vi daranno un depliant con utili informazioni sul percorso e vi raccomanderanno di non lasciare rifiuti e di seguire il seguire se,pre il sentiero. È possibile affittare un binocolo (ve lo consiglio). Il percorso è lungo circa 2 km e mezzo e in media si impiega un’ora e mezza/due ore ma ognuno è libero di trascorrere nella laguna il tempo che desidera.

 

 [ Ingresso della laguna Nimez ]


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